Se l’appello di Trump al boicottaggio dei prodotti Apple dovesse andare in porto, anche il miliardario candiato alla Casa Bianca potrebbe subire qualche ricaduta, visto che, come svela Associated Press, nel suo portafoglio titoli ci sono azioni della Mela.
Secondo quanto si apprende scorrendo la lista degli investimenti (105 pagine) resa pubblica proprio in occasione della sua nomination alla presidenza della repubblica, Trump controlla un pacchetto di investimenti di differente tipo in Apple per un valore compreso tra 1 e 2,5 milioni di dollari. Si tratta di una quota molto piccola sia in termini assoluti che relativi, almeno per un personaggio come Trump la cui fortuna è stimata in 4 miliardi di dollari, ma nonostante questo suona piuttosto stridente che il prossimo pretendente repubblicano alla poltrona di politico più potente al mondo, abbia scommesso su Apple da una parte, criticandola aspramente dall’altra.
Ricordiamo che Trump ha prima dichiarato che avrebbe obbligato Apple a tornare a produrre i suoi computer «e tutta l’altra roba» negli Stati Uniti e poi minacciato di lanciare una campagna di boicottaggio ai suoi danni se non avesse obbedito all’ordine di sbloccare l’iPhone dell’attentaore di San Bernardino. La non perfetta coerenza tra le posizioni contro Apple e gli interessi personali di Trump, si era già palesata proprio in occasione della proposta di boicottaggio dei prodotti della Mela, inoltrata usando un iPhone.
Del resto Trump ha tratto profitto, come nota sempre AP, da una serie di investimenti in aziende che ha massicciamente criticato per avere spostato all’estero una parte dei loro impianti, tra cui Nabisco e Ford. E anche in famiglia la coerenza è zoppa: la figlia Ivanka Trump produce i suoi capi di moda in Cina e per soprannumero è stata costretta a ritirarne alcuni perché non rispettavano gli standard statunitensi sull’ignifugazione dei tessuti.
