Nonostante l’anno difficile sotto il punto di vista delle vendite, nonostante la ripresa di Intel nell’ultimo quarto fiscale dell’anno, AMD è riuscita nell’impresa di conquistare quote di mercato alla rivale di sempre.
Lo si apprende scorrendo le cifre fornite da Mercury Research che analizza l’andamento del segmento dei semiconduttori per l’anno che si è appena terminato.
Intel ha terminato al 78,7% con un calo di quasi il 4% dall’82,2% del 2000; AMD è salita dal 16,7 al 20,2%.
Le cose sono andate un po’ meglio per Intel nell’ultimo quarto fiscale dell’anno nel corso del quale la sua percentuale è salita all’80,6%, anche grazie alle vendite della X-BOX ma gli analisti sostengono che per AMD in ogni caso si è trattato comunque di un buon trimestre.
Di fatto la società di Sunnyvale ha venduto meno unita’ a basso prezzo scambiando la quantità per la qualità dei processori, una strategia che ha pagato a livello di bilancio.
Il risultato è stato che il prezzo medio dei processori di AMD è balzato da 70 a 90$ al pezzo. Al contrario Intel ha avuto un contributo dai processori della serie Celeron e Pentium 4; i primi appartengono alla categoria dei processori a basso costo.
Secondo gli analisti ora la vera sfida per Intel è quella di riportare in alto il prezzo dei suoi chip, aumentando le vendite dei prodotti di fascia più elevata.
Un passo che potrebbe dare anche ad AMD la possibilità di far risalire ulteriormente i costi dei suoi prodotti.
Ricordiamo che in Europa la situazione appare ancora più favorevole ad AMD che sarebbe molto vicina al 40% delle quote di mercato con un progresso molto evidente nell’ultimo trimestre fiscale.
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