Microsoft e Apple hanno aperto un canale per evitare uno scontro aperto.
Sul tavolo la nota questione dell’accordo che Redmond ha raggiunto con lo stato dalla California e che prevede, a risarcimento dei danni determinati dall’esercizio illegale del monopolio, un risarcimento per 1,1 miliardi di dollari alla scuole dello stato americano. Una disposizione che Apple contesta perché, secondo il costruttore di Cupertino, consegnerebbe alla concorrente un vantaggio strategico invece che rappresentare una punizione.
Parte dell’accordo, infatti, stabilisce che Microsoft sia obbligata a risarcire i privati che si sono dichiarati danneggiati dalle pratiche monopolistiche ma anche che il denaro non reclamato (che statisticamente secondo Apple incide percentualmente in maniera rilevante) sia destinato in parte all’acquisto di prodotti scelti dalle scuole, parte venga trasformato in software Microsoft e parte torni in cassa alla stessa Microsoft.
L’opposizione di Apple a questa disposizione, che in effetti a prima vista appare favorire la diffusione dei sistemi Microsoft invece che costituire un risarcimento punitivo ai danni di Redmond, potrebbe provocare il ritorno dell’accordo alla corte di giustizia e allungare i tempi. Una possibilità che Microsoft vorrebbe evitare e ha questo scopo ha già tenuto alcuni incontri con Apple.
In passato un simile accordo, questa volta su scala nazionale, era stato respinto da un giudice federale proprio su istanza di Apple.