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Airport domina, Bluetooth arranca

Era annunciato come la tecnologia wireless del futuro, come il possibile incontrastato dominatore delle reti locali, come l’imprescindibile accessorio di ogni computer, ma ora molti stanno cominciando a sospettare che la sua affermazione non sarà  così rapida nè scontata. Stiamo parlando di Bluetooh, il sistema di connettività  abbracciato da migliaia di protagonisti del mondo dell’IT, tra cui società  di software, grandi produttori di computer e di telefoni cellulari. Nei loro piani Bluetooth, che si caratterizza per un basso costo di implementazione e un raggio d’azione di una trentina di metri, è lo standard ideale per le reti domestiche ma anche per collegare dispositivi i trasmissione ai computer. Ad esempio Bluetooh potrebbe consentire di collegare stampanti, telefoni e modem eliminando di fatto qualunque necessità  di cavi in una stazione domestica.
dopo l’entusiasmo iniziale e qualche prodotto immesso sul mercato, però, ora pare che Bluetooh sia giunto in un vicolo cieco. A bloccare la diffusione è la mancanza di dispositivi “di peso” che possano giustificare la commercializzazione di periferiche. Ad esempio non ci sono nè cellulari nè stampanti Bluetooth e la previsione è che non ce ne saranno che entro la fine del prossimo anno.
Ma accanto a ciò ci sono altri problemi più complessi da risolvere. Ad esempio Bluetooh non costa così poco come si pensava e consuma ancora molto. Questi due fattori ne limitano la possibilità  di adozione in dispositivi portatili a costo (relativamente) basso come cellulari e palmari. In aggiunta a ciò molti cominciano a dubitare anche della sicurezza intrinseca del sistema Bluetooth che non sarebbe al livello che ci si attenderebbe da un sistema a grande diffusione.
Davanti a tante difficoltà  e incertezze, come si legge in un articolo di C/Net, per ora il mercato del “senza fili” viene dominato da 802.11b, ovvero dallo standard in uso su Airport.
Teoricamente Bluetooth e 802.11b non sarebbero concorrenti visto che il secondo è più veloce, ha un raggio maggiore e più flessibilità  di utilizzo, ma visto che ben difficilmente i produttori di computers adotteranno due sistemi wireless sulla stessa macchina ben difficilmente i due standard potranno affermarsi contemporaneamente.
Il vantaggio di 802.11b, al momento, è determinato dalla sua adozione in molti impieghi tra cui, fondamentale, quello didattico. Praticamente tutte le scuole principali americane lo stanno utilizzando per ragioni di raggio d’azione, velocità  e costi. Questo fattore, da solo, ha convinto molti produttori di PC a seguire Apple (che per prima ha usato 802.11b in un dispositivo a larga diffusione come iBook e che non aderisce al consorzio per Bluetooth) e ora sul mercato stanno per arrivare computers di Dell e IBM. Il mercato è in piena esplosione e prima della fine dell’anno i sistemi senza fili simili ad Airport potrebbero essere molto comuni con la creazione di reti semi-pubbliche in aeroporti e alberghi.
Il risultato è che 802.11b potrebbe affermarsi come standard molto prima dell’arrivo sul mercato di Bluetooth ritardandone o rendendone settoriale l’adozione. Ad esempio Bluetooth potrebbe essere diffuso su cellulari e palmari e più raro sui computers. Il che a tutto vantaggio di chi, come Apple, ha fatto una scelta diversa.

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