Nessuna crisi, nessun rischio di chiusure, nessun problema irresolubile. Il presidente di Alias|Wavefront respinge le illazioni e le voci che hanno fatto seguito alla diffusione della notizia secondo cui la chiusura di alcuni uffici e la partenza del cofondatore Marc Sylvester significano guai all’orizzonte per la società canadese.
“Abbiamo semplicemente finalizzato un processo iniziato qualche tempo fa – ha detto il presidente di Alias|Wavefront Doug Walker in una intervista a Maccentral – e le chiusure non significano che siamo nei guai”.
La prova sarebbe nel fatto che il personale che lavorava in California e a Seattle é stato trattenuto e invitato a unirsi a quello che opera a Toronto, sede centrale della società . Secondo Walker l’implementazione di un prodotto come Maya richiede molti sforzi economici e la razionalizzazione degli investimenti é destinata a tenere alto il livello di qualità del lavoro e a recuperare maggiori risorse.
Infine la partenza di Sylvester é avvenuta in pieno spirito di amicizia.
Walker non ha perso l’occasione per ribadire i buoni rapporti che si sono instaurati con Apple e che il canale aperto ha oggi una priorità assoluta per Alias|Wavefront.