Alcune società media australiane avrebbero avuto un contatto diretto con il futuro tablet della Mela: Cupertino avrebbe presentato loro il nuovo dispositivo per sondare l’interesse degli editori nel pubblicare contenuti tramite una apposita App. Lo rivela un articolo pubblicato oggi dal The Sydney Morning Herald che a poche ore di distanza dalla diffusione delle dichiarazioni di Keller del The New York Times, riporta anche per l’Australia una indagine preliminare effettuata da parte di Cupertino per sondare l’interesse di case editrici e testate giornalistiche per la futura piattaforma.
Nell’articolo il futuro tablet viene definito come una versione ingrandita di iPhone/iPod touch, sufficientemente piccolo per essere risposto in una borsa, ma troppo grande per poter essere riposto in una tasca. In sostanza il nuovo articolo ripropone una descrizione del tablet già proposta dalle indiscrezioni da diversi mesi a questa parte, presentando anche per i media australiani una operazione simile a quella già trapelata per testate e anche editori di fumetti negli scorsi giorni e settimane.
L’unico nuovo dettaglio che emerge dall’articolo australiano riguarda la calorosa accoglienza della proposta Apple circa l’iTablet da parte delle società interessate, contrapposta invece al rifiuto di collaborazione per pubblicare contenuti sul Kindle di Amazon. Il più grande negozio Internet al dettaglio avrebbe infatti richiesto una percentuale sui ricavi pari al 70% per la pubblicazione dei contenuti sul Kindle, mentre stando al quotidiano australiano Apple avrebbe presentato agli editori il tradizionale modello App Store: il 30% spettante ad Apple e il 70% riservato agli editori.