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Apple ammette browser alternativi su App Store

Non si tratta di programmi di navigazione in grado di rimpiazzare completamente il buon vecchio Safari Mobile per iPhone e touch, bensì di software che sfruttano i componenti principali di Safari di Apple per offrire agli utenti nuove funzioni per applicazioni particolari. Ciò nonostante il cambiamente è epocale: fino a oggi Apple ha volutamente escluso applicativi di terze parti che replicassero anche solo in parte funzioni già  coperte dai programmi di Cupertino in dotazione standard in iPhone e touch.

Da alcune ore a questa parte invece non uno bensì 4 nuovi programmi per accedere a Internet sono reperibili su App Store: il primo si chiama Edge e in realtà  si trova solo su App Store degli Stati Uniti, mentre gli altri tre si possono acquistare a prezzi modici anche sull’App Store nostrano. Qui di seguito troviamo il nome e un riassunto delle funzioni dei quattro browser alternativi.

Edge disponibile gratuitamente tramite l’App Store degli Stati Uniti ma, nel momento in cui scriviamo, non ancora nello store italiano. Edge elimina barra degli indirizzi e l’ingombro della barra di navigazione in basso per offrire una visuale completa della pagina Web sfruttando completamente lo schermo di iPhone. Incognito 1,59 euro che permette di navigare il Web, consultare file audio e video senza lasciare alcuna traccia nella history.

WebMate: Tabbed Browser. Proposto a 0,79 euro questo browser alternativo permette di aprire tutti i collegamenti che selezioniamo in nuove finestre che vengono caricate autonomamente, per essere poi consultate in modo rapido quando lo desideriamo. In pratica offre le funzioni della navigazione in diversi pannelli disponibile da tempo nei principali browser per computer. Infine Shaking Web disponibile su App Store al prezzo di 1,59 euro. Si tratta di un browser che, a detta degli sviluppatori, è in grado di compensare i movimenti della mano, per esempio quando l’utente cerca di leggere una pagina Web su bus, treno e metro, di fatto muovendo leggermente lo schermo nel senso opposto rispetto alla sollecitazione avvertita tramite l’accelerometro di iPhone o iPod touch. In questo modo il programma cerca di tenere nello stesso punto focalizzato dagli occhi dell’utente il contenuto Web che si sta consultando, facilitando la lettura anche in situazioni impegnative.

Il cambio di rotta di Apple per quanto riguarda la selezione dei programmi con “funzionalità  duplicate” rispetto al software di serie sta facendo il giro del Web: qui ricordiamo i siti MacRumors e Cnet. Vale però la pena notare che i 4 browser alternativi non sono di fatto programmi di navigazione originali, bensì variazioni e personalizzazioni realizzate sempre partendo dalle fondamenta di Safari. Questo piccolo dettaglio potrebbe rappresentare la “salvezza” di questi software.

Per stabilire se Cupertino abbia definitivamente deciso di allentare le maglie occorre attendere ancora, almeno fino a quando veri e propri browser alternativi, ognuno dotato di un proprio core e motore di rendering autonomo, faranno capolino su App Store, come per esempio l’eterno sospeso Opera per iPhone e l’atteso Firefox Mobile.

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