Illecita concessione delle tecnologia a potenziali concorrenti. Con questa accusa Apple ha denunciato ieri ha deciso di querelare Sorenson.
Al centro della querelle il sistema di compressione utilizzato da QuickTime. Apple ha acquistato in licenza il cosidetto Codec che è alla base di QT per 4,5 milioni di dollari “con l’esplicito accordo che Sorenson non avrebbe sviluppato e concesso in licenza lo stesso Codec a concorrenti di Apple”. Accordo che è stato palesemente infranto, sempre secondo Cupertino, dalla vendita del Codec a Macromedia per l’utilizzo nel player Flash.
Alla base dell’irritazione di Apple le difficoltà poste sul mercato a QuickTime che privata dell’esclusiva del Codec Sorenson diviene meno attraente anche come componente di altro software. In particolare Flash con il codec di Sorenson va ad incidere sulla necessità di avere QuickTime e svincola, di fatto, la distribuzione di contenuti in video e in streaming dalle tecnologie di Apple. Un danno certo non da poco come Cupertino, più o meno esplicitamente, ammette: “Attuando questa operazione – dice Apple in una dichiarazione ufficiale – Sorenson ha intenzionalmente danneggiato il vantaggio economico che Apple si attende di trarre dal diritto esclusivo stabilito dall’accordo di licenza”.
Sorenson, per iniziativa del suo vicepresidente per il marketing Ed McGarr, dicendosi sorpresa, ha respinto le accuse di Apple affermando che la tecnologia concessa in licenza a Macromedia non è la stessa fornita ad Apple. “La querela – ha detto McGarr – arriva senza alcuna discussione o confronto tra le parti. Noi siamo una società ragionevole e disponibili alla discussione per risolvere le contese”. Una dichiarazione che pare presupporre la volontà di condurre la contesa sul piano delle trattative extragiudiziali.