La migliore delle notizie dal Seybold è senza dubbio l’annuncio che la beta di MacOs X sarà distribuita in occasione dell’Expo di Parigi. Ma dopo il primo entusiasmo ed euforia ora molti, praticamente tutti coloro che a Parigi non ci saranno, si chiedono come Apple distribuirà la beta e se questa avrà o meno un prezzo.
Al momento Apple non ha rilasciato alcuna dichiarazione al proposito e quindi si possono solo fare illazioni. Si può però fino ad oggi escludere la tesi sostenuta da qualcuno che evidentemente non ha problemi di downlod in base alla quale la beta sarà scaricabile dai siti Internet. A meno che gli ingegneri di Apple non abbiano fatto miracoli si tratterà di un file di diverse centinaia di mega impossibile da ottenere con una connessione in dial up. In aggiunta a ciò la caccia che si scatenerà finirebbe per bloccare l’attività dei server per giorni.
Non ci sembra praticabile neppure la distribuzione attraverso i negozi o i rivenditori. Inevitabilmente Apple dovrebbe passare una percentuale a chi opera fisicamente la vendita e solo con cifre vicine a quelle di un sistema operativo vero (diciamo 150.000 lire) avrebbe un senso allestire un sistema di questo tipo.
Più probabile che Apple decida di distribuire la beta a chi ne fa richiesta compilando un modulo on line. In passato questo sistema è risultato molto efficiente, almeno per gli utenti americani abituati ad una tempestività (sia da parte di Apple che da parte del loro sistema postale) sconosciuta in molte parti del mondo. Per l’Europa, però, potrebbero sorgere dei problemi di spedizione se l’intera operazione fosse gestita dagli USA o logistici se venisse spedita dall’Europa.
A conti fatti, però, il metodo migliore appare la vendita su AppleStore. La gestione sarebbe fatta interamente in casa, produrrebbe un notevole numero di pagine servite (il che no gusta), darebbe visibilità ulteriore allo store e consentirebbe di smaltire facilmente gli ordini. La tesi della vendita su Internet prevale anche tra molti siti web americani che sostengono addirittura che Apple starebbe per lanciare una campagna di preordine. Unico scoglio da superare la spedizione che per tutta la merce avviene via corriere e gratuitamente, un formula che ha senso per prodotti che costano qualche milione (o qualche centinaio di migliaia di lire), ma non per un software ancora in beta. Probabile, quindi, o che la spedizione avvenga per posta normale o che sia via corriere ma a pagamento.
A pagamento, quasi certamente, sarà anche la stessa beta. Secondo fonti vicine ad Apple il prezzo del disco potrebbe essere intorno ai 20$, circa 40.000 lire. Un cifra abbordabile e che giustificherebbe i costi di produzione consentendo alla società di Cupertino di trarre forse anche qualche profitto immediato dalla commercializzazione.