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Boom dei touch screen: iPhone e le sue origini

Secondo l’analista Jennifer Colegrove di iSupply, intervistata da Associated Press per Forbes, la produzione complessiva di schermi sensibili al tocco è cresciuta dagli 81 milioni di pezzi del 2006, ai 218 milioni nel 2007 per approdare a una stima di 341 milioni di consegne prevista per il 2008. Il fattore scatenante è stato iPhone: secondo l’analista Colegrove l’avvento dello smartphone della Mela ha spinto costruttori di computer e di smartphone ad adottare scelte simili per interfaccia e utilizzo, interamente basata sull’impiego di touch screen. Questa maggiore richiesta a livello mondiale di pannelli sensibili al tocco ha permesso alle aziende costruttrici di triplicare o quadruplicare la produzione.

Gran parte della produzione di touch screen è concentrata in Giappone, Taiwan e Cina con alcune importanti eccezioni: ricordiamo Balda AG in Germania che ha realizzato i sensori per il primo iPhone in collaborazione con una compagnia cinese, infine la storica Synaptics famosa per l’invenzione dei touchpad, ormai onnipresenti nei computer portatili e dei controlli sensibili al tocco per diversi modelli di iPod.

Fondata nel 1986 da Federico Faggin, uno degli ingegneri che ha contribuito maggiormente alla progettazione del primo processore Intel, Synaptics ha sviluppato diversi anni fa la nuova tecnologia projected capacitive per schermi sensibili al tocco. Minor interferenza con le immagini su schermo, maggiore durata e capacità  di rilevare le gesture, vale a dire più dita contemporaneamente. I nuovi schermi sensibili di Synaptics costano circa 20 dollari contro i 5 dei pannelli resistivi: nonostante le incredibili qualità  la società  fondata da Faggin ha lottato per anni, prima di iPhone, per convincere i costruttori ad adottarla.

Rilevato lo scarso interesse dell’industria nel 2006 Synaptics ha realizzato Onyx, un concept smartphone che ha poi spinto LG ha realizzare il modello Prada, apparso qualche mese prima di iPhone, e poi l’interesse di Apple che con iPhone ha realmente scosso il mercato.

Secondo l’analista Colegrove di iSupply proprio gli schermi di nuova generazione projected capacitive, simili a quelli di iPhone e iPod touch, saranno una delle tecnologie a maggior crescita. Dalle poche unità  realizzate nel 2006, ai 10 milioni di pezzi nel 2007 fino agli oltre 35 milioni di quest’anno. Tra le compagnie più interessate ai touch screen ricordiamo Samsung, Sony Ericsson, HP, la già  citata LG ma anche RIM di cui si vocifera da tempo l’introduzione di un terminale BlackBerry tutto touch, infine anche Microsoft. Gli impieghi più consistenti, oltre agli smartphone, si sono visti per i navigatori GPS portatili e per gli smarphone nei paesi asiatici dove gli schermi sensibili resistivi sono perfetti per disegnare direttamente su schermo i complessi caratteri orientali.

In fondo a questo articolo inseriamo un video YouTube realizzato da un inviato di Cnet-ZDnet al CES di Las Vegas del 2007 in cui è possibile vedere in funzione il concept phone Onyx di Synaptics, con alcune delle tecnologie multi-touch poi integrate in iPhone e iPod touch.

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