Cercate una scheda per giocare a Doom III? Non accontentatevi di una GeForce4 MX. Il consiglio arriva direttamente da John Carmack, a capo del team di sviluppo per il sequel del gioco che ha fatto la storia del punta e spara, e che di Doom è anche l’ideatore e il padre a tutti gli effetti con la sua ID.
Carmak parla della nuova scheda di Nvidia e delle sue potenzialità in relazione al gioco ancora in corso di realizzazione in un post comparso
su WebDog nei giorni scorsi.
Secondo Carmack, chi acquista una GeForce4 MX per giocare a Doom III commetterebbe un errore. Il motivo? Semplice, la GeForce4 MX non è altro che una GeForce2 leggermente modificata mediante un incremento della velocità in MHz, manca di molte innovazioni architetturali che aveva la GeForce3 che, sempre secondo Carmak, è in grado di far girare Doom a velocità superiori in termini di frames al secondo.
Ma lasciamo parlare Carmack…
“Nvidia ha davvero fatto una confusione con le denominazioni. Io ho sempre pensato che già era un errore che la GeForce2 fosse niente altro che una GeForce1 a velocità più alta mentre la GeForce3 fosse qualche cosa di diverso, con migliorie a livello architetturale. Mi attendevo che la GeForce4 fosse una GeForce3 con velocità di clock più alta, ma chiamare il chip NV17 GeForce4 è davvero impensabile. La GeForce4 MX (che usa appunto il chip NV17 NDR) sarà in grado di far girare Doom correttamente, ma utilizzerà il codice dell’NV10 (quello della GeForce2 NDR) e solo due unità textures e niente vertex shader. Una GeForce3 o una 8500 presenteranno prestazioni di molto superiori. La GeForce4 potrà ancora essere il chip riferimento per molta gente che fonda le sue scelte sul prezzo, specialmente considerando che molti giochi non utilizzano quattro textures e la programmazione vertex ma, accidenti, mi sarei augurato che l’avessero denominata in un altro modo”
Macity ha parlato a lungo e dettagliatamente delle prestazioni della GeForce4 MX, che dota i nuovi PowerMac. Le nostre analisi e considerazioni sono in questi articoli: 1, 2 e 3.