Google ha quasi pronto un proprio browser dopo aver reclutato gli sviluppatori di Firefox, ha anche avviato l’archiviazione delle caption (le trascrizioni complete dei testi) delle trasmissioni televisive dei canali televisivi statunitensi, facilita le ricerche con l’auto-completamento, insomma i Google Labs sono in grandissima attività .
Nella lotta tra Google, Yahoo!, MSN e quanti altri si vogliono aggiungere ecco spuntare quello che sembrava essere un timido comprimario che poteva solo “rivendere” il lavoro di Google, già risorsa per il motore di ricerca di Amazon: A9, nato appena nove mesi fa.
Ricordate quei voluminosi elenchi gialli composti da migliaia di pagine (si spera riciclate) e che negli ultimi anni restano sempre più a raccogliere polvere negli scantinati grazie alle tante risorse online disponibili a tutti i possessori di computer? Le Pagine Gialle o Yellow Pages come sono conosciute nei paesi anglosassoni stanno per trasformarsi in qualcosa di più interessante grazie al progetto di A9.
“A9 ridà vita alle Pagine Gialle” si legge nella pagina che illustra il servizio appena nella fase iniziale.
Nel campo di ricerca di A9 è sufficiente digitare il nome di un esercizio commerciale presente in una delle maggiori aree metropolitane degli USA (Atlanta, Boston, Dallas, Chicago, New York City, Denver, Los Angeles, Seattle, Portland e San Francisco) e una volta mostrate le “normali” risposte di un browser, sulla destra della finestra, premere anche il tasto Yellow Pages. Dopo aver specificato l’indirizzo oppure anche solo il numero del codice postale (ZIP) A9, in collaborazione con Acxiom, elencherà tutti i negozi attinenti alla ricerca e a lato una mappa interattiva. Scelto dal browser (con i cookies attivati) il risultato ricercato, comparirà il dettaglio fotografico della facciata dell’attività commerciale.
Nel nostro esempio a fondo pagina si può notare la facciata dell’AppleStore di SoHo a New York, le foto posso essere multiple, ovvero quelle scattate prima e dopo sullo stesso lato della strada “find it on the block – walk up and down the street” (ricercalo sullo stesso isolato – vai su e giù per la strada), per ricercare qualunque riferimento utile come magari un parcheggio o un incrocio riconoscibile. E’ naturalmente possibile aggiungere le fotografie degli utenti (plausibilmente i gestori dell’indirizzo business), analogamente ai giudizi che i clienti di Amazon possono inserire sul negozio online.
Come ha fatto Amazon a creare un servizio (per ora limitato ai centri cittadini elencati) tanto imponente? Lo spiega con un video (6,9 MB), ma in sostanza ha “sguinzagliato” varie fuoristrada con fotocamere digitali speciali sul tetto sincronizzate con un sistema GPS, coadiuvato da un software e hardware appositamente sviluppato sotto la guida di A9. “Tutto automatico tranne la guida del mezzo” dice Udi Manber di A9.
Attualmente sono state uploadate 20 milioni di immagini, una quantità apparentemente grande ma che dovrà necessariamente moltiplicarsi per rendersi completa, vista l’ambizione di A9 di coprire tutti gli USA.
Non è finita qui, con un normale volume dell’elenco giallo, una volta trovato l’esercizio commerciale si doveva spendere almeno uno scatto telefonico per mettersi in contatto con l’esercente, ora con A9 Yellow Pages e in collaborazione con eStara si può essere richiamati gratuitamente al proprio numero di telefono (statunitense o canadese, per ora e forse per sempre) e scegliere pure se questo debba avvenire immediatamente o entro pochi minuti.
Questa è la trasposizione letterale delle speranze di eliminazione dell’uso della carta, che alcuni intravedevano come futuro sviluppo dopo l’arrivo della rete.