Processore da 266 MHz, schermo da 6,3 pollici, sistema operativo Windows XP. Queste le specifiche essenziali di come potrebbe essere un computer da tasca, via di mezzo tra un subnotebook e un vero e proprio PDA se un progetto di National Semiconductor venisse applicato nella pratica.
La società americana ha mostrato nel contesto del Condex Fall un prototipo di questa sorta di “palmarotto” che si differenzia da tutti quelli che oramai siamo abituati a vedere in commercio per la presenza di un sistema desktop e di un nuovo processore studiato proprio nei suoi laboratori.
Il chip, un Geode SC2200 da 266 MHz privo di ventola di raffreddamento, secondo National Semiconductor, è in grado di far funzionare perfettamente il palmare, “muovendo” non solo XP ma anche tutta una serie di altri accessori che renderebbero il palmare realmente competitivo con alcuni dei subnotebook di fascia bassa.
Il PDA, denominato GXO (Geode extended Office) avrebbe dimensioni di 18,5 di lunghezza 14,7 di larghezza e di 2,3 centimetri di altezza e peserebbe 680 grammi. Incorporati nel case si troverebbero una macchina fotografica digitale, altoparlanti stereo, sistema di connettività Bluetooth e WiFi. Lo schermo produrrebbe una risoluzione di 1024×768. La batteria è ricaricabile attraverso una sorta di docking station del tipo di quelle che vengono adottate per i palmari. In assenza di tastiera i dati vengono immessi attraverso uno stilo. Il GXO è stato studiato essenzialmente come terminale di un server ma è anche in grado di funzionare perfettamente da solo.
Abbordabile il costo. Se il progetto di National Semiconductor venisse messo in produzione non supererebbe i 700$