Sony e Dell conoscevano da almeno dieci mesi i problemi delle batterie ‘esplosive’ che hanno costretto la casa di Round Rock a richiamare gli accumulatori di 4,1 milioni di macchine. Questo quanto si è appreso da alcune dichiarazioni che la stessa Sony ha rilasciarto alla stampa americana.
Dell, secondo Rick Clancy, uno dei portavoce americani di Sony, era stata avvertita nell’ottobre del 2005 del ‘bug’ costruttivo che rilasciava particelle di metallo nel composto agli Ioni di Litio che costituisce la batteria e che il problema avrebbe potuto causarne il surriscaldamento. ‘Ma non avendo avuto alcuna segnalazione di incidenti chiaramente connessi al difetto costruttivo ‘ ha detto Clancy ‘ abbiamo deciso di evitare un richiamo. Contemporaneamente abbiamo provveduto a fare sì che il processo limitasse al massimo le particelle metalliche e le loro dimensioni’.
Il problema sarebbe connesso all’effetto provocato dalle particelle metalliche sugli elementi in polimero plastico di pochi millimetri di spessore che separano le celle delle batterie le une dalle altre. Una scheggia può bucarli e provocare il collegamento tra catodo e anodo e potenzialmente una fiammata con la distruzione della batteri e della macchina.
Sony ha ribadito ad alcune testate giornalistiche americane che il problema è specifico di Dell, visto che ciascun produttore chiede batterie diverse. In conseguenza di tutto ciò altri costruttori di portatili che usano le batterie di Sony (tra cui c’è anche Apple) non dovrebbero essere interessati. In realtà l’Advanced Power Sources Research and Development Department del Sandia National Laboratory che sta gestendo la vicenda negli Usa sta lavorando con Sony per accertarsi che il fenomeno sia realmente limitato a Dell.