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ESCLUSIVO: MacIntel è illegale ma funziona molto bene

Uno dei “vantaggi” della versione craccata di MacOs X è che ha permesso a molti ardimentosi di sperimentare sul filo della legalità  il funzionamento del sistema operativo di Apple in versione “Intel” con un po’ di anticipo rispetto a quando arriveranno le versioni ufficiali di Apple. E, soprattutto, su macchine con prestazioni inferiori di quelle previste dalla stessa Apple.

Uno degli elementi caratterizzanti la versione 10.4.3 craccata di MacOs X, infatti, è la rimozione non solo dei vincoli per l’hardware “trusted” selezionato da Apple da parte dell’hacker Maxxus, ma anche la “liberazione” da alcuni vincoli rispetto a processori Intel di ultima generazione che supportino SS3 e altre istruzioni speciali paragonabili, in maniera approssimativa, a quello che è Altivec come componente in più dei G4 e che non c’è nei G3 (o nei G5).

mac os x su intel tablet

La prova è stata fatta dall’utente XYZ, esperto informatico che ha subito cancellato la versione di MacOs X. Si è trattato di un esperimento che ha, tra l’altro, convinto l’utente XYZ a prendere in seria considerazione l’acquisto di un portatile Apple Intel – quando usciranno – lasciando Windows e Linux come seconde opzioni da installare (se sarà  possibile) in una partizione separata.
Quindi, un primo anche se involontario successo del marketing virale che Apple sta in ogni caso producendo facendo circolare queste versioni di MacOs X per Intel nel circuito degli sviluppatori.

I risultati del test, come ci ha detto XYZ, sono stati particolarmente positivi. La macchina utilizzata è un Tablet Pc FujitsuSiemens dotato di chipset Centrino da 1,4 Ghz, di un anno fa circa, con una scheda grafica Intel integrata. Questo è stato sia un vantaggio – le specifiche Intel vengono supportate a quanto pare con maggior facilità  da MacOs X86, com’è stato ribattezzato il sistema operativo – che un importante punto di scoperta. Il tablet infatti è ben al di sotto delle specifiche prevedibili per i MacIntel del prossimo futuro, che saranno bastai su processori di nuova concezione di Intel.

Ma non tutte le note sono positive: il supporto per la penna del tablet avviene tramite seriale ed è basato su driver Wacom, analoghi a quelli delle tavolette grafiche, e non viene supportato da MacOs X86. Né in un prossimo futuro sarà  ragionevole che ciò accada, dato che la realizzazione dei driver versione Usb è stata alquanto laboriosa ed ha richiesto da parte di Wacom una stretta collaborazione con Apple che per la versione seriale non è stata ancora neanche iniziata. Inoltre, manca anche il supporto del mouse in modalità  PS2.

Per il resto, non solo il sistema gira riconoscendo le componenti hardware -che come abbiamo detto su questa macchina sono particolarmente “standard” in quanto basate su specifiche e materiali Intel, tipici dei primi prodotti di nuova concezione come i Tablet degli esordi – ma gira in maniera particolarmente veloce!

Infatti, le immagini mostrano anche il pacchetto di Office 2004 perfettamente funzionante (si tratta della versione “normale” che gira sotto emulazione fornita da Rosetta), così come accade anche per altre applicazioni anche quelle richiedenti l’uso di Altivec, implementato da Rosetta in questa nuova versione.

Il risultato finale è stato un uso assolutamente brillante di poche applicazioni e del sistema operativo – la macchina si trova comunque in uno stato “vanilla”, con praticamente nessuna personalizzazione, pochissimi dati installati e il disco quasi vuoto – tale da rendere la performance superiore a quella di un PowerBook 15 pollici da 1,5 Ghz con 1 Gb di ram e scheda video da 128 Mb. Non è stato però possibile realizzare test a cronometro oppure “sporcare” il sistema operativo installando un numero di utility e di applicativi e dati tali da rendere le condizioni di prova analoghe.

In ogni caso, considerando che non si tratta ancora della versione definitiva del MacOs X86 per MacIntel e che gli ingegneri di Cupertino stanno lavorando furiosamente all’ottimizzazione di tutti gli aspetti, sotto la guida di Steve Jobs, il test molto empirico lascia immaginare che la realizzazione di un computer Apple basato su X86 non sia molto lontana.

Senza dimenticare che il nostro utente XYZ è già  uno “switcher”, anche se non in maniera legale, e che appena sarà  in condizione si metterà  “in pari” acquistando una macchina Apple basta su questo processore. Che si tratti di una tendenza che vedremo crescere in futuro, attraverso la rete?

office su Mac intel

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