La banca d’affari Morgan Stanley studia il caso Apple e rivede le sue previsioni sul futuro delle vendite della casa di Cupertino. In meglio. In particolare, Morgan Stanley sostiene, sulla base di un suo sondaggio sul pubblico statunitense, che il 19% dei possessori di iPod non utenti Mac nell’ultimo anno hanno acquistato un computer della casa di Cupertino.
Inoltre, la percentuale di “conversioni” al Mac nella base degli utenti di iPod, dovrebbe arrire al 25%. Secondo le analisi, tra quelli che posseggono un iPod e acquistano un Mac, il 90% è dovuto alla positiva esperienza avuta con il lettore di musica digitale, e tra questi il 52% sostiene che la decisione è stata fortemente orientata da questo fattore.
Morgan Stanley prevede anche un aumento degli accessori che Apple riesce a veicolare ai possessori di iPod (in media, 2,8 per ogni acquirente), aprendo la via a un mercato attualmente sottostimato dagli investitori di Wall Street.
Inoltre, la forza del brand “iPod” è tale che Apple sta riuscendo a imporre i valori positivi che questa porta con sé anche sui brand “Apple” e “Macintosh”. Un risultato felice, dal momento che consente di espandere in maniera semplice e positiva la posizione nel mercato per tutti il complessivo del portafoglio prodotti della casa di Cupertino.
Sulla base di queste stime, nel 2005 Morgan Stanley si aspetta un “effetto halo” del 19%, pari a 16,9 miliardi di dollari di fatturato, con un aumento a 25,6 nel 2006, se la base di utenti iPod supererà i 42 milioni. Ma se la crescita dell’effetto halo dovesse continuare a crescere, come sta facendo secondo la banca d’affari, il risultato per il 2006 potrebbe essere molto maggiore. Con una stima di effetto conversione del 27%, ritenuto possibile da Morgan Stanley, l’aumento delle vendite di Mac porterebbe il fatturato della casa di Cupertino alla soglia dei 30 miliardi di dollari.
In conseguenza di questa analisi, la banca d’affari ha aggiornato il punto di crescita delle azioni Apple a 60 dollari.