Più di 3 milioni di euro. Questi i danni che Foxconn chiede ad un giornalista di China Business News e al caporedattore della testata cui lavora che, a giudizio dell’azienda, avrebbe lanciato giudizi diffamatori sulla qualità del lavoro nei suoi stabilimenti.
I fatti, che coinvolgono l’azienda di Shangai, il reporter Wang You e il suo superiore Weng Bao, sono accaduti il 15 giugno scorso. In quella data sul periodico cinese è apparso un articolo che faceva eco ai resoconti della stampa britannica che aveva appena descritto come miserevoli le condizioni lavorative negli impianti dove si producono gli iPod. Da quanto riporta la stampa cinese nell’articolo non c’era nulla di nuovo rispetto a quanto scritto dalla stampa internazionale, ma Foxconn (nota per avere già tentato di perseguire duramente anche altri giornalisti autori di resoconti non positivi sulla sua attività ), ha deciso di presentare un esposto alla Corte del Popolo di Shangai chiedendo danni per 30 milioni di Yuan (più di 3 milioni di euro), 20 a Wang e 10 a Weng.
Secondo quanto si apprende sempre dai media cinesi sia tratta della più ingente richiesta di danni mai avanzata nel contesto di una causa giornalitica. I beni dei due reporter coinvolti nella vicenda sono stati congelati mentre il giornale promette di affiancarli nella battaglia legale.