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Fuori dalla crisi

Il titolo Apple non manca di stupire nuovamente. Solo sei mesi fa la caduta sembrava inarrestabile, dalle vette dei 60/70 dollari fino a scendere ai 20, e poi, nel mese di dicembre giù fino ai 13 dollari, per stabilizzarsi intorno ai 15. Lenta risalita nei mesi successivi, lenta ma costante, ed oggi, ma in generale in questi giorni, il titolo torna a far sorridere gli investitori.
Nessuna prestazione record, nessun incremento esponeziale, ma le quotazioni sono costantemente intorno ai 26 dollari, rispetto al Dicembre 2000, nei momenti di maggior crisi, parliamo di una crescita di quasi il 100%!
Eppure il mercato informatico non accenna affatto ad una decisa ripresa, dov’è allora il segreto di Apple? Secondo molti Apple è un titolo sufficientemente atipico da sfuggire alle normali vicende del mercato, molto più influenzato dagli annunci della società  che dalla situazione contingente.
Apple è abituata a lavorare in grandi volumi sulla scia delle grandi novità  hardware e software presentate agli utenti, forte di una base di clienti che, quando incontrano un prodotto soddisfacente, premiano l’azienda con acquisti in quantità .
Del resto non a caso il momento di maggior crisi di Apple è coinciso si con una difficile situazione generale, ma anche con il flop del Cube, sul quale l’azienda aveva puntato molto, e con un momento di mancanza di prodotti trainanti nel proprio listino; non appena sono comparsi tali prodotti, il Titanium per primo, il titolo ha ricominciato a crescere nonostante il mercato sfavorevole e l’azienda è tornata in attivo, nonostate un solo prodotto trainante a listino.

Il vero segnale però dell’uscita dalla crisi viene ora dal nuovo iBook, un prodotto immediatamente accolto positivamente dal grande pubblico e dai commentatori del mercato, non una sola nota negativa o un commento scettico sul prodotto, del resto il look parla da solo ed il prezzo è particolarmente invitante, non è difficile prevedere un successo di vendite anche per questo modello.
Proprio su questo nuovo portatile, nonchè sulla disponibilità  in volumi delle macchine professionali da scrivania e dei Titanium, si basano le previsioni di un trimestre d’oro per Apple: se riusciranno a consegnare un numero significativo di iBook, e le premesse ci sono tutte, congiuntamente a buone vendite di Titanium e G4, i risultati fiscali di Apple potranno essere di assoluto rilievo per il trimestre in corso che si chiuderà  a Giugno.
Infine, ma non certo ultimo, abbiamo OS X. Il sistema operativo è costantemente in evoluzione, il recente supporto alla masterizzazione lo completa nell’aspetto più deficitario e che più critiche aveva suscitato negli osservatori, c’è da supporre che anche il nuovo sistema operativo continuerà  ad essere venduto con costanza nelle settimane che verranno.
L’ultimo aspetto positivo nel valutare Apple è costituito dal mercato Education: Apple ha perso molto terreno in favore di Dell, ma negli ultimi mesi il divario ha iniziato ad assottigliarsi, Apple con il nuovo iBook ha la possibilità  di chiudere diversi contratti (ed alcuni sono già  stati chiusi) con le istituzioni scolastiche e questo non può fare altro che far crescere i bilanci della società  e mettere una piccola ipoteca sui fatturati futuri…

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