C’è da chiedersi se le luci a Mountain View si spengano mai. C’è da chiederselo perché anche per noi cronisti che seguiamo la sequela di novità presentate da Google ogni tanto la stanchezza (quella fisica) sembra prevalere. Com’è possibile che ogni tre-quattro giorni ci sia una novità tecnologia e in pratica ogni 36 ore una notizia su Google? Finirà mai questa ondata di comunicazione ormai lanciata da quasi due anni?
L’ultima novità è Reader, annunciato sul blog di Google e presentato ufficialmente alla conferenza Web 2.0 attualmente in corso nella Silicon Valley. E’ un prodotto nella solita versione beta preliminare e Google ha deciso di posizionarlo come novità nei suoi Labs (dove le novità ancora in versione preliminare si sprecano, mentre Maps e Search local sono diventati ufficialmente prodotti non più “preliminari, fondendosi).
In che cosa consiste? I feed Rss (come quello di Macity, per esempio) sono file xml che servono per registrare in sintesi i cambiamenti di un sito, permettendo di aggregare fonti diverse in un’unica interfaccia con forte sintesi. In questo modo, con un sol colpo d’occhio, è possibile “vedere” cosa bolle in pentola in decine di siti. Google Reader permette di fare questo attraverso una interfaccia semplice e chiara sul web.
Oltre ad aggregare feed già individuati, Reader consente di cercarli con parole chiave (sfruttando il motore di ricerca di Google) e questa è probabilmente la novità più forte. Oltre a questo, una volta individuati i feed d’interesse, permette di creare una “label”, una etichetta, in maniera analoga a Gmail. Inoltre, Reader permette di importare ed esportare la “mazzetta” di Rss creata verso e da altri programmi di newsreading. Nei prossimi giorni, dopo aver testato il servizio, vi aggiorneremo maggiormente sulle sue caratteristiche.
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