Avevano detto che non c’era competizione, che non c’erano avversari, che non c’era niente da temere. Eppure, qualcosa da temere c’è. eBay prende le misure e inizia con il bandire dal suo sito come metodo di pagamento Checkout, la novità appena lanciata da Google per gestire i soldi online nei micro pagamenti, proprio come Paypal.
Secondo eBay, il sistema di pagamento non è ancora “consolidato storicamente” e quindi non può essere ammesso. Secondo Google, che non commenta direttamente, invece è una bugia, visto che il sistema è l’evoluzione del meccanismo con il quale il motore di ricerca fa pagare da anni i suoi AdSense e AdWords, le pubblicità online, molto utilizzate anche dalla stessa eBay. Quindi, qualcosa che non gira bene c’è.
In più, Jeff Jordan, capo della divisione Paypal della stessa eBay (che aveva comprato il borsellino elettronico alla fine degli anni Novanta), ha deciso di lasciare il lavoro”per poter passare più tempo con la propria famiglia” e verrà sostituito da un manager di lungo corso di eBay, lo stesso che aveva gestito l’acquisizione e integrazione di Paypal nella società .
La casa d’aste online rimescola e meglio dispone, quindi, le sue carte, mentre Google, dopo aver sparato la prima salva con l’introduzione di Checkout, adesso probabilmente starà alla porta per un po’, studiando il da farsi e preparandosi a vibrare un colpo potente contro il sistema di pagamento di eBay. Per entrambe le società le transazioni elettroniche costituiscono la principale fonte di reddito.