Sembra proprio che si all’orizzonte una guerra dei prezzi per le console.
Prima Sony ha abbassato il listino della PS2, poi Microsoft ha tagliato di oltre il 30% i costi della sua X-BOX e ora anche Nintendo annuncia ribassi di costo per il GameCube.
L’aspetto sorprendente di quest’ultimo annuncio sta nel fatto che il GameCube in Europa non è stato ancora neppure presentato nei negozi. Si tratta quindi di uno sconto ‘virtuale’ che va ad incidere sul costo annunciato e non su quello reale, un dato che non rende meno interessante il fenomeno, anzi agli occhi degli osservatori del segmento lo rende anche più rilevante.
Una scelta che in pochi esitano a definire incredibile.
Evidentemente il prezzo è divenuto ora il principale campo di battaglia su cui si confrontano le tre grandi società impegnate nel settore (Microsoft, Sony e Nintendo, appunto) che pur di conquistare utenti sono disposte a rinunciare ai profitti.
Il GameCube in Europa quando andrà in vendita tra due settimane costerà così ora 199 euro, il 20% in meno di quanto annunciato e 100 in meno di PS2 e di X-BOX (che però hanno anche un lettore DVD incorporato).
Nintendo ha commentato la decisione sottolineando che i 4 milioni di pezzi venduti in vari mercati consentono ora alla società di passare i vantaggi dell’economia di scala ai propri clienti e negano che la scelta sia stata determinata dalle mosse di Microsoft, ma ci sono pochi dubbi che sia proprio la X-BOX il principale obbiettivo di Nintendo.
Storicamente, sostengono alcuni esperti, il mercato ha dimostrato di non lasciare spazio a più di due concorrenti nel settore delle console e Nintendo sta puntando a X-BOX per cercare di estrometterla dal mercato senza farsi schiacciare da Sony e Microsoft.
Intanto ora in molti si attendono che anche Sony abbassi il prezzo della sua PS2. L’obbiettivo è scendere al di sotto della soglia dei 299 euro e mettere di nuovo in difficoltà la X-BOX: l’hardware e’ ormai rodato e i titoli a disposizione sono tantissimi.
Per Microsoft, alle prese con la necessità di recuperare i costi di produzione, potrebbe essere un colpo difficile da assorbire e una mossa altrettanto difficile da imitare.