Profitti al di sotto delle previsioni per IBM. Il mancato raggiungimento del target di profitto per il trimestre è stato annunciato ieri dalla stessa Big Blue che ha stabilito in 66 cents per azione, con profitti tra 1,65 e 1,75 miliardi di dollari, il nuovo target per il trimestre in corso.
La maggior parte degli analisti e First Call indicavano in 85 centesimi per azione su 19,65 miliardi di dollari di fatturato le previsioni per il trimestre. Il nuovo target è anche sensibilmente inferiore a quello raggiunto nello stesso trimestre dello scorso anno quando IBM fece segnare un profitto di 98 centesimi per azione.
La notizia è però di rilievo soprattutto perché si tratta del primo ‘profit warning’ emesso da IBM dal 1991.
A fronte di questo dato nel corso della giornata di ieri l’intero settore tecnologico ha avuto diversi sussulti ribassisti a Wall Street. IBM stessa ha perso il 10% ma anche molte concorrenti e ed alleate hanno perso quota nel listino. Da notare che il settore peggiore potrebbe essere quello dei semiconduttori, che si occupa anche di produrre i processori PPC per Apple.
Molti analisti, in realtà , stanno dibattendo su alcuni termini dell’annuncio. Ad esempio si stanno chiedendo quanto di strutturale e di strategico vi sia in esso. Si potrebbe, infatti, supporre che i profitti al di sotto delle previsioni siano almeno in parte frutto di quella che potrebbe essere una nuova visione imposta dal nuovo CEO Palimisano in arrivo al posto di Gerstner. Altri sospettano che la stretta imposta dalle commissioni di vigilanza sui bilanci, diretta conseguenza del caso Enron, potrebbe avere determinato una riduzione degli spazi di manovra in alcune operazioni contabili utilizzate in passato per ‘irrobustire’ i bilanci.
La presentazione ufficiale del bilancio trimestrale di IBM è fissata per il 17 aprile, lo stesso giorno in cui anche Apple presenterà il proprio bilancio trimestrale.
