Il Giappone boccia la tassa su iPod. A dire no alle richieste dei discografici è stato un comitato che ha preso in esame la proposta.
Secondo quanto riferisce l’agenzia Reuters tra i fattori che hanno determinato il ‘no’ alla tassa su iPod, c’è stata la scelta dei membri della commissione, che invece che essere formata da rapresentanti dell’industria, come accade spesso nel paese asiatico, è stata formata da docenti universitari ed esperti di copyright.
Le case discografiche chiedevano che sull’iPod (e sugli altri player musicali) fosse imposta una tassa, simile a quella in vigore in altri paesi (come l’Italia) ma applicata sulla base del costo di vendita.
Il dibattito sulla vicenda è durato un anno ed è stato seguito con grande interesse e preoccupazione dell’opinione pubblica.