L’UE investigherà le pratiche con cui viene concessa la vendita di musica su Internet. Nel mirino ci sono le società quali l’italiana SIAE, accusate di usare pratiche di licenza non in linea con la libera circolazione delle merci, dei beni e dei servizi in vigore nella Comunità .
L’UE, che parla di possibile monopolio, in particolare indagherà sulla restrizione imposta ai gestori dei negozi on line che posso acquistare il diritto di vendere musica unicamente dalla società di raccolta dei diritti della nazione dove hanno sede legale. Questa norma, oltre che rendere difficoltosa e costosa l’apertura di negozi pan-continentali, impedirebbe il sorgere di nuove agenzie per la raccolta dei diritti.
Come noto l’UE crede che l’arretratezza del sistema di vendita on line, i costi più alti e il numero ridotto, rispetto agli USA, di negozi di musica in Europa sia frutto proprio delle modalità con cui vengono gestiti i diritti di copyright nel vecchio continente.