Il momento dell’informatica resta difficile e anche Intel non centra le previsioni di profitto per il trimestre.
La società di Santa Clara ha infatti fatto segnare un bilanci in attivo per 686 milioni di dollari, 10 centesimi per azione, considerevolmente meno rispetto a quanto pronosticato dalla maggior parte degli analisti che pensavano ad un bilancio in attivo per 13 centesimi per azione.
Secondo i manager di Intel il dato, sicuramente molto poco entusiasmante, è stato causato essenzialmente dalla domanda del mercato che continua a restare molto fiacca. La dimostrazione è nel dato inerente il fatturato che è stato di 6,5 miliardi di dollari contro i 6,55 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. Intel pensava di poter arrivare fino a 6,9 milioni di dollari favorita dal lancio di una serie di nuovi processori (ben 18) e dalla ripresa della domanda.
Ora il maggior produttore di processori per computer al mondo non vede segnali importanti di progresso nel corso del trimestre in corso. L’aumento del fatturato potrebbe essere nell’ordine del 6,5%, largamente al di sotto della normalità del periodo che in passato ha fatto segnare incrementi intorno al 20% favorito dalla stagione dei regali di Natale.
Dopo il resoconto fiscale, che è avvenuto a mercato chiuso, le azioni di Intel sono scese di due dollari, perdendo il 13% del loro valore.