Intel ha sempre avuto interesse a portare dalla sua parte Apple, ma ora questo interesse diventa sempre più debole. Questo il parere del CEO di Intel, Craig Barrett, espresso nel corso di un’intervista rilasciata a C/Net.
Secondo quanto dice Barrett la sua società «sta ancora provando a convincere Apple ‘ma, francamente, diventa sempre meno interessante ogni anno’. Le ragioni del calo d’interesse sono tutte nella percentuale di mercato che possiede Cupertino. ‘Quando avevano il 10% delle vendite mondiali di PC si trattava di un tema di un’urgenza diversa, ma al 2% del mercato… Il nostro fatturato già sale o scende del 2% tra un quarto e l’altro così che possiamo dire che saliamo o scendiamo di un paio di Apple’.
Barrett fa capire non condividere o se non altro comprendere la strategia attuale di Cupertino che si sforza di attirare a sé l’utenza del mondo Intel quando invece ci si potrebbe chiedere ‘perché non fa un passo per portare il suo OS e cercare di competere con il restante 98% del mercato’.
Il CEO di Intel conferma che l’operazione non sarebbe così difficile dal punto di vista tecnico visto che ‘il kernel di Mac OS funziona bene su Intel. Si tratta però di convincere Jobs’
E anche per una seconda idea portata avanti da Intel Barrett invita a rivolgersi al CEO di Cupertino. Intel prospetta infatti un futuro in cui la virtualizzazione dei processori potrebbe rendere possibile l’utilizzo dei chip per fare giare diversi sistemi operativi. ‘Questo vuol dire che grazie ad un solo chip potrebbe essere possibile far girare Mac OS X e Longhorn a seconda delle esigenze, magari usando Longhorn per le applicazioni business e Mac OS X per quelle personali. Ma anche qui – dice Barrett – dovrete prima convincere Steve che si tratta di una buona idea’