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Irlanda niente iTMS, storia di una esclusione

Da quando in giugno Steve Jobs aveva annunciato iTunes Music Store per Gran Bretagna, per Francia e per Germania, in aggiunta alla versione per gli Stati Uniti, c’erano due dubbi da dipanare entro ottobre, data prevista di un “negozio pan-europeo di iTunes Music Store”. Se la versione europea di iTMS avrebbe incluso l’Europa geografica, con tutti i paesi del continente, oppure avrebbe offerto i suoi servizi solo ai paesi con la moneta comune?

Da pochi giorni sappiamo che Cupertino ha scelto non uno ma singoli negozi per i vari paesi europei, probabilmente la soluzione migliore per tutti. Per tutti, tranne che per l’Irlanda che pur avendo la moneta comune e facendo parte a pieno titolo dell’Unione Europea è ancora esclusa dalla possibilità  di acquistare canzoni on line direttamente da Apple.

L’anomalia, perché di questo si tratta, è imputabile solo agli editori musicali come sembra leggendo i siti britannici e irlandesi? La spiegazione, per quanto valida, in realtà  non dice tutto e bisogna fare qualche passo indietro per comprendere la situazione di quell’area. Per questo Macitynet ha contattato il presidente di uno dei maggiori User Group ufficiali di utenti Apple in Irlanda, Peter O’Reilly del ClubMac di Dublino.

“In Irlanda non possiamo usare iTunes Music Store. La ragione – dice Peter – fornita Apple è che si tratta di un problema di diritti musicali. Sono apparentemente in fase di negoziazione con l’industria musicale per ottenere i diritti necessari per vendere via iTMS la musica qui in Irlanda. Devo però dire che è qualcosa di piuttosto strano visto che compero regolarmente i miei CD da Amazon.co.uk, e non esiste alcun tipo di limitazione su CD e DVD per la vendita in UK e Irlanda”.

Ma non è finita, pare che la “discriminazione irlandese” su iTunes Music Store non sia un caso isolato. “Inizialmente – ci ha detto ancora Peter O’Reilly – gli irlandesi non potevano fare acquisti e il fatto era ancora più fastidioso perché gran parte della merce veniva spedita dalla sede di Cork usando Irish Express Cargo (ovvero Flextronics Logistics, come compare su alcuni pacchi spediti anche in Italia NDR), così ci siamo ingegnati e abbiamo trovato che potevamo aggirare questa limitazione sostituendo Ireland” nel campo della nazione con ROI (Republic of Ireland) nel campo del codice di avviamente postale. L’ordine partiva regolarmente e lo spedizioniere si adeguava a quell’indirizzo, anche se dovevamo pagare in sterline. Successivamente Apple ha deciso di aprire l’AppleStore irlandese. Qui in Irlanda ci tocca Pensare Differente se vogliamo ottenere le cose da Apple…”

I piccoli trucchi furberie usati per il negozio on line di Apple potrebbe, dunque, presto spingere a trovare qualche soluzione anche per ITMS in attesa che gli utenti Mac della terra del trifoglio possano trovare un giorno il loro quadrifoglio: l’iTMS irlandese. Chissà  che Bono (irlandese, leader degli U2) non li aiuti in questa battaglia.

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