L’Unione Europea ha iniziato ad esaminare la possibilità di mettere sotto accusa Microsoft per violazione delle leggi sulla privacy. Al centro dell’esame il sistema di registrazione Passport le cui caratteristiche potrebbero non aderire a quelle richieste dalla EU per la tutela dei dati sensibili dei suoi cittadini.
La conferma che la EU ha messo sotto esame Passport è arrivata nel corso della giornata di ieri da fonte ufficiale. Il portavoce della Comunità ha però anche detto che per il momento non è stata aperta alcuna inchiesta formale lasciando però intendere che qualche cosa sta bollendo in pentola. ‘Pensiamo di rilasciare una dichiarazione ufficiale in merito dopo il primo luglio’, ha detto il portavoce della EU. In quella data si riuniranno i responsabili dei vari paesi incaricati di tutelare la privacy dei cittadini.
La vicenda trae spunto dalla denuncia di diverse associazioni di consumatori in vai paesi dell’unione di cui si sono poi fatti portavoce alcuni parlamentari di Strasburgo secondo i quali Passport raccoglie e conserva dati inerenti la privacy dei cittadini al momento degli acquisti e delle transazioni su Internet.
Microsoft nega questa accusa sostenendo che i clienti forniscono i loro dati volontariamente e in maniera trasparente.
Se dovesse essere aperto un procedimento contro Microsoft si tratterebbe del terzo in cui è coinvolta la società di Redmond in Europa. La EU ha già messo sotto accusa i produttori di Windows per vicende legate all’abuso di monopolio nel settore dei server e per l’integrazione di Windows Media Player nel sistema operativo.