La Commissione Europea conferma: è necessario un sistema sovranazionale per le licenze di vendita di musica on line. A confermare l’interesse dell’EU per un metodo che semplifichi e snellisca le procedure per stabilire negozi come quello di iTunes, è opra una voce autorevole, quella del commissario al mercato interno e ai servizi, il britannico Charlie McCreevy.
‘L’assenza di un servizio paneuropeo ‘ dice McCreevy che conferma quanto riportato nei giorni scorsi anche da Macity ‘ rende difficile il decollo di servizi che superino i confini di una nazione e per questo proponiamo l’istituzione di un sistema sopranazionale per la concessione dei diritti di vendita’
Il parere di McCreevy viene condiviso da Tilman Luder che è presidente della commissione ai copyright e secondo il quale l’attuale labirinto entro cui devono districarsi le società interessate ad aprire un negozio di musica on line, fatto di diversi sistemi di licenza, molteplici realtà che si occupa di cedere i diritti e complicate procedure, sta frenando il mercato in Europa. Oltre alla difficoltà esiste un problema di costi. Negoziare una singola licenza di vendita costa 9500 euro per ciascuno stato dell’Unione.
Da questo stato delle cose dipenderebbe, secondo Luder, il pesante ritardo del mercato europeo rispetto a quello americano; nel vecchio continente durante il 2004 il fatturato prodotto dalla musica on line è stato di appena 27,2 milioni di euro contro i 207 milioni di euro riscontrati negli USA. E la situazione andrà appena meglio nel corso del 2005 quando secondo le previsioni il fatturato europeo sarà di 106,4 milioni di euro contro i 500 milioni di euro degli USA. ‘Il gap resterà però enorme ‘ dice Luder ‘; da noi non si fanno soldi con Internet. Dobbiamo fare qualche cosa per porre un rimedio’
L’UE, come noto, si propone di riuscire a lanciare un sistema unificato per l’autunno, probabilmente per il mese d’ottobre.