La Xbox di prossima generazione avrà un processore da PPC da oltre 3.5 GHz a tre nuclei. Questa la più interessante delle indiscrezioni emerse in questi giorni a proposito della nuova console.
Secondo quanto riferiscono alcuni siti, le cui voci vengono definite come attendibili dagli sviluppatori che si stanno occupando di creare giochi per la piattaforma di Redmond, il chip sarebbe costruito intorno a tecnologie sofisticate alcune delle quali già anticipate da qualche tempo. Tra le altre segnaliamo la circuiteria da 65 nanometri e, soprattutto, le tre unità di calcolo interne che significano, in pratica, tre processori in uno. Ciascun nucleo sarà abilitato al multithreading così che il sistema operativo (probabilmente basato su una variante di NT) opererà come se avesse a disposizione sei processori.
La voce è di grande interesse anche per il mondo Mac in quanto il processore descritto altro non dovrebbe essere che il PPC 976, il rumoreggiato erede del PPC 970 in uso nei PowerMac G5 di oggi.
Se le voci che riguardano la Xbox sono vere si può, dunque, ipotizzare che lo stesso chip, o forse una versione leggermente modificata, possa essere impiegata al momento del rilascio della Xbox anche dai PowerMac di prossima generazione che a quel punto potrebbero debuttare anch’essi nel 2005. Viste le scelte precedenti di Microsoft, che lanciò la Xbox con un processore da 800 MHz quando sul mercato erano già disponibili processori di gran lunga più veloci e la necessità di tenere bassi i costi, non risulta insensato pensare che il PPC 976 che verrà usato dalla Xbox si collocherà in una fascia media e che quindi Apple per quel momento potrebbe essere in grado di impiegare processori IBM sensibilmente più veloci, forse addirittura oltre i 4 GHz. Ma al di là della velocità l’aspetto maggiormente interessante sono le tecnologie, davvero sofisticate, del chip. Il componente dovrebbe essere derivato dal Power5, il chip per server ad alte prestazioni che IBM ha già annunciato, così, come il PPC 970 è una evoluzione del Power4.
Ricordiamo che lo stretto legame di ‘parentela’ tra i processori della futura Xbox e i PowerMac è stato confermato dalle case che stanno preparando giochi di prossima generazione e che si sono visti arrivare in casa, spediti direttamente dal Redmond, dei G5 modificati da utilizzare come piattaforma per lo sviluppo.