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Mac OS Lion: per le applicazioni Rosetta la soluzione è la virtualizzazione

OS X 10.7 Lion non consentirà l’esecuzione di vecchie applicazioni PowerPC ma, poiché la licenza del nuovo sistema consente la virtualizzazione del sistema operativo, abbiamo voluto provare a installare Mac OS X 10.6.x Snow Leopard all’interno di OS X 10.7 Lion e verificare come si comportano le applicazioni PowerPC. Tutto ha funzionato perfettamente e, nonostante qualche limitazione (esempio: risoluzione dello schermo fissa) dovuta più che altro al software di virtualizzazione utilizzato (VirtualBox) tutto ha funzionato regolarmente. Di seguito una breve guida che illustra come procedere quando Lion sarà effettivamente disponibile.

1)   Scaricate l’ultima versione di VirtualBox dal sito www.virtualbox.org

2)   Avviate l’installazione e fate click su “Continua”, fate click su “Installa”, indicate nome utente e password dell’utente Amministratore e fate click su “Installa Software”: l’applicazione verrà installata e potremo richiamarla dalla cartella “Applicazioni”.

3)   Avviato VirtualBox, sarà necessario creare una prima Virtual Machine: basta selezionare l’icona “Nuova” tra quelle visualizzate nella barra degli strumenti e seguire la procedura. Indichiamo un nome per la VM (es. “Snow Leopard”), come sistema operativo scegliamo “Mac OS X” e dal menu a tendina per la versione scegliamo “Mac OS X Server” (in teoria l’applicazione dovrebbe consentire l’esecuzione della sola versione server di Mac OS X Snow Leopard, ma in pratica funziona anche con la versione client).

4)   A questo punto potremo decidere quanta memoria assegnare alla VM (se abbiamo RAM a sufficienza, sarà bene assegnare almeno 2 o più GB), creare un nuovo disco fisso virtuale (il nostro consiglio è di crearne uno a “espansione dinamica” in grado, cioè di ridimensionarsi automaticamente man mano che serve). Al termine basta fare click sul pulsante “Completato” e avere la macchina virtuale pronta all’uso.

5)   A questo punto possiamo procedere con l’installazione di Mac OS X Snow Leopard. Abbiamo inserito u DVD di Mac OS X 10.6.x nel drive, avviato la macchina virtuale facendo click sull’icona “Avvia” in VirtualBox e accettato le varie opzioni dell’assistente al primo avvio. Dopo pochi secondi è partito l’installer di Snow Leopard, abbiamo selezionato l’italiano come lingua e installato normalmente il sistema selezionando le varie opzioni in base alle nostre esigenze. Il disco all’interno della VM non è stato riconosciuto automaticamente ba abbiamo dovuto avviare Utility Disco e inizializzarlo come Mac OS X esteso. L’installazione è avvenuta senza alcun intoppo e nel giro di venti minuti avevamo Lion e Snow Leopard sullo stesso computer.

Tra i vecchi programmi che abbiamo avviato senza problemi: Office 2004, AppleWorks, XPress 6. Tutti hanno funzionato senza intoppi ma la soluzione di virtualizzazione di Oracle dà l’impressione di non avere il grado di maturità di VMWare o Parallels Desktop (alcune applicazioni sono lente nell’esecuzione) e dunque bisogna convivere con limitazioni come la già accennata impossibilità di cambiare la risoluzione dello schermo, il mancato supporto a schede video accelerate (da System Profiler la scheda video è vista come una generica GPU) o l’impossibilità di eseguire il drag&drop dalla finestra con il sistema virtualizzato al Finder (o viceversa). La rete ad ogni modo funziona è abbiamo potuto scambiare file usando sia il network wireless, sia le connessioni Ethernet

La virtualizzazione è un’ottima opportunità per chiunque ha ancora l’esigenza di avviare vecchi programmi PowerPC non più usabili con Rosetta, il software “trasparente” che consente su Tiger, Leopard e Snow Leopard di eseguire le vecchie applicazioni PowerPC. La possibilità di virtualizzare il sistema è utile non solo per chi ha la necessità di usare vecchie applicazioni, ma è vantaggiosa anche per chi vuole installare o provare software su un sistema indipendente, senza intaccare il sistema operativo principale. I cambiamenti nella licenza permetteranno probabilmente agli sviluppatori di soluzioni di virtualizzazione più mature come Parallels Desktop o Vmware di attivare il supporto per la creazione di macchine virtuali con Mac OS X e sarà interessante a quel punto misurare la velocità di esecuzione delle varie applicazioni.

L’unico dubbio da sciogliere è quanto sia legale quello che stiamo facendo: la licenza di Lion, infatti, riporta che è possibile “utilizzare ed eseguire fino a due (2) copie aggiuntive o esempi del Software Apple all’interno di ambienti di un sistema operativo virtuale su ciascun computer Mac di Vostra proprietà o da Voi controllato che utilizzi già il Software Apple”. Non è chiaro però se a Cupertino con “software Apple” si riferiscano al solo OS X 10.7 Lion o se consentano anche l’esecuzione virtuale di versioni precedenti del sistema operativo. Attendiamo che Apple faccia chiarezza su questo fronte, sperando non si voglia precludere quest’utile possibilità agli utenti.

 

[A cura di Mauro Notarianni]

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