Sono finalmente arrivati i tanto attesi MacBook Pro e l’aggiornamento rispetta quasi alla perfezione le previsioni. Non solo sulle macchine arrivano i nuovi processori Penryn, ma anche la pad multitouch.
I portatili di fascia professionale si caratterizzano per la solita gradazione: un modello entry level, uno intermedio, tutti e due da 15 pollici, e un modello “top” da 17 pollici.
Il modello base ha processore da 2,4 GHz ha qualche “accessorio” in meno rispetto al modello di fascia superiore; disco da 200 GB (invece che 250 GB), cache di secondo livello da 3 MB (non da 6) e scheda grafica con 256 MB. Il modello intermedio, oltre al disco più capiente, alla cache da 6 GB e e la memoria Vram da 512 MB ha anche un processore da 2,5 GHz.
La versione da 17 pollici è identica dal punto di vista hardware a quella da 15 pollici “intermedia”. Unica variazione la risoluzione del display che è di 1680×1050.
Tra le novità anche il Bluetooth 2.1, una versione aggiornata del wireless a breve raggio per la connessione delle periferiche. Principale vantaggio: la durata delle batterie.
Da notare che scende (o forse viene calcolata in altro modo) la durata della batteria, ora fissata a 5 (era 6) ore per il modello da 15 pollici e a 4,5 (era 5,75) per il modello da 17 pollici. I dischi fissi sono stati portati a 200 e 250 GB.
Resta sempre la possibilità di ordinare il processore a 2,6 Ghz.
Per MacBook Pro, come per i MacBook, si assiste ad un ribasso di prezzo. Il modello da 2,4 GHz “entry level” si parla di 1799 euro per il modello da 15 pollici con processore da 2,4 GHz (-100 euro) e di 2199 euro per quello con processore da 2,5 GHz(-200 euro). Il modello da 17 pollici ha un costo di 2499 euro (-200 euro). L’opzione a 2,6 Ghz costa 220 euro;il display da 1920×1200 per il modello da 17 pollici costa 90 euro in più.
Piccolo dettaglio. Nei costi non è più incluso l’Apple Remote che ora è in opzione a 19 euro.
I tempi di consegna dei MacBook Pro su Apple Store vanno da 3 a 4 giorni.