Apple avrebbe iniziato a consegnare MacBook Pro con alcune modifiche hardware. L’informazione, ancora tutta da verificare, viene riportata in un blog del giornalista di Anandtech Tuan Nguyen su DailyTech News .
Nguyen avrebbe ricevuto la conferma che da Cupertino escono macchine riviste in alcuni dettagli, direttamente da Apple. Lo modifiche apportate riguarderebbero la scheda madre e ridurrebbero alcuni dei problemi più frequenti segnalati da diversi utenti: eccessivo surriscaldamento del portatile, bug in Airport (riduzione ‘random’ di un tacca del segnale e impossibilità di agganciare il network preferito al risveglio dallo stop) e un costante lampeggio dello schermo quando la luminosità viene portata ad una tacca dal minimo.
Sarebbe stato anche eliminato il problema del fastidioso sibilo continuo che la macchina emette fino a quando non si lancia un widget o si usa PhotoBoot.
I MacBook Pro con le nuove schede madre sarebbero classificati come ‘Revision D’ e avrebbero un numero di serie che inizia con W8611.
Al proposito qualche conferma giunge anche da Macnn . Il sito di notizie Mac precisa di avere avuto notizie delle modifiche attuate alle schede madre dei MacBook e che queste variazioni all’hardware sono finalizzate a riparare i bug che abbiamo citato poco più sopra.
A differenza di quanto affermato su DailyTech, però, Macnn sostiene che il numero di serie non rappresenta una vera e propria differente revisione, ma semplicemente la data di produzione della scheda madre. Il numero ‘11’ finale sarebbe, infatti, la settimana di produzione della macchina. In termini pratici non ci sono differenze tra quanto affermano Nguyen e Macnn, ma se l’affermazione di Macnn è corretta a breve saranno in commercio MacBook con numeri di serie che cominciano per W8612, W8613 e così via senza che questo significhi che esiste una ‘revision E’ o una ‘Revision F’. Ovviamente, però, le modifiche alla scheda madre verranno ereditate da tutti i MacBook assemblati nel corso delle prossime settimane.
Al momento non ci sono conferme ufficiali della revisione delle macchine. Negli USA diversi utenti che hanno manifestato questo tipo di problemi sono riusciti ad ottenere un rimpiazzo del portatile, anche se non sembra che Apple abbia instaurato una vera e propria politica di sostituzione.