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Microsoft: Apple cerca di trarre profitto dal nostro accordo con i privati

Apple tenta di indirizzare l’accordo tra Microsoft e i privati a suo favore estorcendo denaro per indirizzare l’acquisto di software di sua produzione. Questo il parere di Microsoft sulla proposta avanzata da Cupertino nei giorni scorsi in base alla quale la mediazione extragiudiziale dovrebbe prevedere la cessione di denaro e non di software.
Microsoft ha fatto sentire per la prima volta nel corso della giornata di oggi la sua voce rispondendo ad una seduta preliminare di fronte al giudice Motz, incaricato di giudicare l’efficacia dell’accordo che prevede la cessione di un miliardo di dollari in software e hardware.
“Per quale motivo Microsoft crede che sia meglio cedere software per un valore di un miliardo di dollari invece che fornire un miliardo di dollari in contanti lasciando che le scuole spendano la cifra come meglio credono”, ha chiesto il giudice. “Perchè in questo modo – ha detto Microsoft rappresentata dal consigliere generale Tom Burt – può aiutare un maggior numero di scuole distribuendo una maggiore quantità  di software rispetto a quanto sarebbero in grado di comprarne le scuole stesse andando sul mercato”. Per quanto riguarda la proposta di Apple, da cui il giudice ha preso spunto, Burt ha soggiunto: “Apple tenta di trarre denaro dall’accordo di Microsoft inducendo le scuole a spendere in propri prodotti”
Intanto, come annunciato nell’edizione di questa mattina Microsoft ha modificato la proposta di accordo che sanerebbe il confronto legale con i privati che l’hanno querelata per esercizio illegale del monopolio.
Secondo le modifiche sottoposte al giudice Motz che dovrà  valutare la mediazione Microsoft sottoporrà  la supervisione dell’installazione e l’istruzione sul software donato ad una commissione fondata per l’occasione. Questo dovrebbe fornire garanzie sul fatto che l’operazione non è semplicemente un modo per istruire studenti all’uso di software Microsoft.
In secondo luogo Microsoft ha deciso di assegnare alla corte la facoltà  di nominare i membri della commissione che supervisioneranno l’istruzione sul software. In precedenza Microsoft aveva la facoltà  di nominare gli stessi membri.
Ricordiamo che Apple, uno dei critici più accessi dell’accordo, aveva chiesto che da Redmond arrivasse una donazione in denaro invece che un miliardo di dollari in software e hardware.
L’udienza continuerà  per tutta la giornata di oggi.

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