Quando si tratta di Microsoft e dei suoi browser c’è sempre qualche polemica in agguato.La società di Redmond, questa volta, è finita nel mirino dei difensori degli standard Web appena dopo avere rilasciato la versione 5.5 del suo browser per Windows. L’accusa è quella di avere fatto un nuovo passo avanti sulla strada della creazione di un linguaggio proprietario incompatibile con quello di altri browser e irrispettoso delle normative del consorzio WC3. In questo modo, sostengono i detrattori, il rischio è che sviluppatori Web siano tentati dall’utilizzare le facilitazioni consentite da Microsoft tagliando fuori dalla visione di pagine Internet i navigatori che usano altre applicazioni come Opera, ad esempio, o anche Netscape.Le scorciatoie sono parte di un’estensione del linguaggio HTML utilizzato da Microsoft che, senza scendere in questioni tecniche, consente di accorciare tempi di sviluppo e di includere più facilmente funzionalità di creazione dinamica e di animazione nelle pagine.”Quello che cerchiamo di fare – dicono alla Microsoft – è di creare innovazione che poi possa essere utilizzata anche da altri. Il W3C ha i suoi tempi, noi cerchiamo di accelerare. “Noi ammiriamo l’innovazione – ha detto Jefrey Zeldman del W3C – ma codificare degli standard e diffonderli prima di averli sottoposti al consorzio significa solo incoraggiare gli sviluppatori a codificare le loro pagine con un sistema proprietario”.Nei mesi scorsi, quando Microsoft rilasciò IE 5.0 per Mac critiche altrettanto aspre giunsero dal consorzio che accusava di Microsoft proprio sul sistema con cui aveva implementato alcuni degli standard W3C.
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Microsoft e IE, ancora critiche
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