Microsoft è certa che presto riuscirà a dimostrare all’amministrazione comunale di Monaco di Baviera che abbandonare Windows e le suite di produttività compatibili con esso è un errore, come provano le scelte di altre amministrazioni comunali tedesche. Questa la reazione della casa di Redmond a seguito del voto, giunto a metà della passata settimana, del consiglio comunale della città tedesca che di fatto estromette i prodotti Microsoft dal sistema informatico cittadino a favore di Linux.
La scelta di Monaco di Baviera maturava da tempo. Durante lo scorso inverno era stata già delineata una scelta di indirizzi che aveva fatto drizzare le antenne a Microsoft al punto da indurre Steve Ballmer a interrompere una vacanza sciistica in Svizzera per fissare un appuntamento con il sindaco della città nel tentativo di convincerlo (a suon di sconti) che Windows aveva molto di più da offrire di Linux. La visita di Ballmer e il nuovo listino produssero la promessa di una riconsiderazione dei precisi rapporti che, stilati da una società specializzata, dimostravano un considerevole risparmio per la municipalità tedesca dal passaggio da Microsoft al sistema operativo open source.
Evidentemente, però, anche a fronte delle poderose facilitazioni promesse da Ballmer il consiglio comunale di Monaco ha ritenuto che portare verso Linux i 14.000 computer (tra cui anche une enorme quantità di sistemi desktop) dell’amministrazione comunale, spendendo per la migrazione 30 milioni di euro, rappresenta in prospettiva un vantaggio ancora più grande.
Se Microsoft esce come la sconfitta della situazione, a vincere sono IBM e SuSE che potrebbero fornire rispettivamente hardware, sistemi operativi e supporto a Monaco. A sua volta la municipalità tedesca dovrebbe beneficiare anche dei vantaggi offerti dal governo federale che ha in atto diverse iniziative a sostegno dei sistemi operativi open source in ambito pubblico.
Microsoft, che perde una delle più importanti e tecnologicamente evolute città della Germania in un colpo d’immagine non di secondaria rilevanza, come accennato sta preparando un contrattacco. Cita Francoforte, il cui sindaco ha annunciato che risparmierà denaro da un nuovo accordo con Microsoft, e accusa di ambiguità e imprecisione le discussioni intorno al sistema operativo open source.
Dell’argomento si occupa, in una lunga intervista rilasciata al britannico Observer, Jean-Philippe Courtois, CEO di Microsoft in Europa. Secondo Courtois la sua società avrebbe già iniziato ad operare come una società Open Source, rivelando parti del suo codice ai governi e in un tempo starebbe collaborando con il mondo dell’industria per fissare standard aperti.