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Microsoft rinvia il debutto di Windows Vista

E’ il progetto più importante di Microsoft da anni. E quindi il più curato. Talmente curato che, dopo un tempo effettivamente insolito di gestazione, adesso arriva un ulteriore slittamento. Questa volta di poche settimane, visto che il debutto commerciale (cioè nei negozi, con macchine già  allestite dai numerosi partner di Microsoft) previsto per la fine del 2006, prevedibilmente novembre o dicembre, adesso slitta ai primi giorni del 2007, ragionevolmente in coincidenza con il CES di Las Vegas, per via di “un ritardo di poche settimane” nella finalizzazione del prodotto da parte degli ingegneri.

A preoccupare infatti non è tanto il momento del debutto “interno” di Vista, il cui ritardo è giustificato dalla necessità  di perfezionare ulteriormente alcuni aspetti della sicurezza del sistema operativo (che in questo settore Bill Gates si è fatto punto d’orgoglio che sia al massimo delle sue possibilità ), bensì l’effetto che questo avrà  sui partner di Microsoft. L’ecosistema di aziende che ha il compito in prima battuta di realizzare i Pc con il sistema operativo integrato nelle nuove macchine, infatti, dipende da Microsoft per la fornitura del sistema operativo e poi ha differenti tempi industriali per la realizzazione materiale dei Pc e la loro distribuzione attraverso il sistema di vendite dirette o indirette, un complesso arcipelago in cui è frazionato il mercato dei Pc. Molto di loro verrebbero fortemente penalizzati, rendendo “non equa” la partenza, almeno nelle prime settimane. Il rischio è che alcuni perdano l’opportunità  di essere negli scaffali durante le vacanze di Natale, uno dei due periodi (insieme alla chiusura delle scuole, prima dell’estate) in cui storicamente si realizzano le vendite maggiori.

Per adesso Microsoft prevede di lanciare una ulteriore fase di test preliminare con due milioni di sviluppatori e beta-tester, da concludersi entro giugno, per poi finalizzare il prodotto e poter offrire il master “Gold” in anteprima ai suoi partner. In quel momento, comincerebbe una corsa forsennata alla realizzazione di Pc con le specifiche tecnologiche “giuste” (fasce di prezzo ma anche componenti in grado di supportare Vista, le cui richieste hardware sono superiori a quelle di Windows XP e non ancora perfettamente chiarite, almeno dal punto di vista del sempre più ampio mercato delle macchine di fascia bassa), al loro assemblaggio, packaging e avvio verso la distribuzione. Alcuni partner, dotati di catene di fornitura e gestione dei processi più snelle o più potenti, ce la faranno per Natale. Altri, con tutta probabilità  un numero consistente, no.

Sono stati gli analisti, ad esempio Richard Doherty di Enviosioneering Group e Rob Enderle, capo di Enderle Group, a suonare l’allarme dopo aver fatto un po’ di “matematica della catena dei fornitori”. A essere penalizzati, secondo loro, sarebbero soprattutto i produttori di laptop, che rischiano di non farcela. Ovvero, quelli che devono aver maggior cura del disegno e integrazione di tutte le componenti e per i quali, quindi, un ritardo di pochi giorni ha ripercussioni molto forti.

Una delle prime reazioni alla notizia annunciata nella notte italiana tra martedì e mercoledì e stata quella di pensare a quale effetto tutto ciò possa avere su Apple. A chiederselo, tra gli altri, è proprio PcWorld, che nota come “il ritardo di Vista potrebbe spingere molti negozi a rafforzare la loro offerta di Mac durante le vacanze di Natale”. Microsoft starebbe così facendo un grande piacere all’azienda di Steve Jobs, che sta per compiere trent’anni ed è come non mai vitale nel corso della sua storia.

Infine, tra le critiche all’annuncio del ritardo, sempre PcWorld riporta un dato di commento singolare: Microsoft ha deciso di ritardare l’uscita di Vista privilegiando tuttavia le edizioni “corporate”, per le grandi imprese, riservandosi appunto la finalizzazione della versione consumer e retail. Ma i clienti per i quali l’azienda di Bill Gates ha intenzione di spingere di più sono anche quelli che non esistono, dato che i grandi cicli di aggiornamento del sistema operativo nelle imprese non cominceranno certamente durante le vacanze di Natale del 2006, bensì nell’arco di alcuni trimestri del 2007 e soprattutto nel 2008. Un ulteriore errore strategico di calcolo?

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