La legge di Moore sarà valida ancora per 10 anni,, anche se questo comporterà notevoli sforzi tecnologici. Parola di Moore
Il cofondatore di Intel e ‘inventore’ della regola (empirica ma comunque efficace) che stabilisce che il numero dei transistor presenti sui processori raddoppia ogni due anni, ha espresso questa opinione nel corso di una conferenza che si è tenuta a San Francisco e la sua autorevole opinione è stata riportata da tutti i giornali
I costi dei transistor e dei chip scendono in continuazione. Oggi ci sono milioni e milioni di transitor su ogni processore, alla fine degli anni ‘50 ce n’erano 200. ‘L’industria dei semiconduttori ‘ ha detto Moore ‘ è crescita di 800 volte rispetto a quei tempi. Il progresso continuerà ma a ritmo più rallentato, nel corso dei prossimi anni’
A frenare lo sviluppo saranno i consumi dei chip che richiederanno tecnologie sempre più sofisticate che saranno difficili da studiare ma arriveranno.
Moore ha ricordato come all’inizio dello sviluppo si pensava che la circuiteria non potesse scendere al di sotto di una miniaturizzazione di 0,25 micron, oggi è già arrivata a 0,13 micron e si appresa a scendere al di sotto della soglia degli 0,10 micron. ‘Si sta lottando contro le leggi della fisica ‘ ha detto Moore ‘ le linee di separazione tra un transistor e l’altro sono più sottili della lunghezza d’onda della luce utilizzata per inciderle’
A proposito della sua legge Moore ha detto che quando l’ha elaborata e poi corretta /nel 1975) non ha mai pensato che si trattasse di un parametro preciso ed oggettivo, ma i fatti hanno dimostrato che essa è stata più attinenente alla realtà di quanto non si potesse immaginare.