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Napster cambia padrone

C’€™è un accordo per la cessione di Napster. La società  pioniera al mondo nello scambio dei files musicali ha infatti deciso di dire ‘€œsì’€, dopo una vicenda lunga e tormentata, alla proposta d’€™acquisto avanzata da Bertelsmann. La società  tedesca, che controlla un imponente gruppo musicale, ha avanzato una proposta d’€™acquisto per 8 milioni di dollari, circa 9 milioni di euro, una ventina di miliardi di vecchie lire, per incorporare Napster e che verranno utilizzati per pagare i creditori della travagliata società .
Si conclude così una storia iniziata molti mesi fa con la causa penale intentata dalla RIAA, la potente associazione dei discografici americani, contro Napster e che dopo alcune sedute in tribunale di fatto ha impedito la prosecuzione dell’€™attività  di scambio di files on line e l’€™avvio delle trattative per la ‘€œlegalizzazione’€ del servizio. In questo processo il supporto, anche economico, di Bertelsmann, che intende trasformare Napster in un servizio per la vendita on line di musica digitale, non è mai mancato anche se non è servito a trovare una strada definitiva e sicura per far uscire Naspster dal limbo in cui l’€™ha precipitato la sentenza del tribunale.
Nel corso delle ultime settimane più volte Bertelsmann è stata vicina ad un accordo per l’€˜acquisto delle proprietà  intellettuali di Napster. L’€™ultima di queste la scorsa settimana quando il colosso musicale tedesco aveva offerto 16 milioni di dollari. I soci di Napster però hanno rifiutato, determinando le dimissioni del CEO Konrad Hillbers. Di qui l’€™annuncio da parte di Bertelsmann di un ritiro della sua offerta d’€™acquisto. Venerdì il ripensamento del consiglio d’€™amministrazione di Napster che ha fatto un passo indietro ricevendo un’€™offerta dimezzata che però questa volta ha accettato.
Ora, dopo le procedure di fallimento che condurranno al passaggio di proprietà , il destino di Napster è quello di trasformarsi in un servizio di distribuzione on line della musica, legale e a pagamento. Sarà  però fondamentale per Bertelsmann trovare un accordo con le altre grandi case discografiche, accordo che per ora non appare scontato.

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