E’ fissata per la prossima settimana la data di rinascita di Napster. L’annuncio arriva da Roxio, la società che ne controlla, per averlo acquistato alla vendita fallimentare, il nome e alcune delle tecnologie.
Come noto, però, Napster sarà ben diverso da quello di una volta. Non si tratterà più di un sistema per lo scambio libero e incontrollato di file on line, ma di un servizio a pagamento del tutto simile a quello allestito dalla stessa Apple con il suo iTunes e da molti altre realtà che sono entrate nel business della musica on line.
Roxio ha speso molti milioni di dollari per affinare le tecnologie di Napster, fonderle con quelle acquistate da Pressplay (un servizio di vendita di musica on line) e preparare il terreno al suo rilancio e ora spera di innescare una sinergia con quella che per ora resta il suo business principale, la vendita di software per la masterizzazione. Roxio, come noto, produce infatti anche il ben noto Toast.
La speranza di Roxio è che il marchio di Napster, fino ad un paio di anni fa di certo uno dei più popolari tra il popolo di Internet, possa consentirle di affermarsi e attirare una larga base di utenza.