La percentuale d’utilizzo di Internet Explorer continua scivolare verso il basso. A confermarlo i dati statistici rilevati da WebSideStory, secondo cui il browser di Microsoft avrebbe perso un altro 1,5% della quota di mercato e ora si assesterebbe al 90,3%. L’indagine, frutto del rilevamento su 30 milioni di utenti giornalieri in un totale di 200 paesi, si riferisce al periodo che va da3 dicembre al 14 gennaio e rappresenta la continuazione di un trend iniziato la scorsa estate, con l’individuazione di alcuni pericolosi bugs di sicurezza, e accentuato dal rilascio di Firefox.
In questa occasione, però, secondo WebSideStory a raccogliere i frutti dello ‘switch’ da Internet Explorer non è, come accaduto in precedenza, quasi esclusivamente il browser realizzato dal progetto Mozilla. Firefox, infatti, guadagna sì lo 0,9% toccando i 5%, ma anche i restanti navigatori si fanno sentire e tra questi anche Safari.
La categoria che include il browser di Apple e ‘porta a casa’ un incremento dello 0,8% (dall’1,3 al 2,1%), un passo in avanti che potrebbe essere letto in chiave favorevole anche per la base di installato di Cupertino. Nonostante il rilevamento di WebSideStory fonda insieme i dati di Safari e di Opera è infatti probabile che parte dell’incremento d’utilizzo sia dovuto anche alle consistenti vendite natalizie di Apple e a un significativo (in termini di grandi numeri) lotto di utenti passati a PC a Mac.
Ricordiamo che lo scorso giugno le statistiche di WebSideStory fissavano Internet Explorer al 95,5% e il gruppo basato su Mozilla (in particolare Netscape) intorno al 3% lasciando ai navigatori ‘alternativi’, tra cui sempre Safari, poco più dell’1% del mercato.