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Nuova app Mappe di iOS6, piovono critiche

C’è chi lo aveva previsto da tempo: a giugno di quest’anno Business Insider parlando della decisione di Apple di abbandonare con l’arrivo di iOS 6 il servizio di Google, ipotizzava che creare una versione di Mappe competitiva ed equivalente avrebbe richiesto moltissimo tempo e l’impiego di migliaia di persone. Google ha costruito Maps con anni di lavoro, integrando anno dopo anno informazioni sulle attività commerciali e le indicazioni stradali, risultati difficilmente raggiungibili in poco tempo per chi voglia proporre un servizio concorrente.

Le mappe ridisegnate da Apple, nonostante la collaborazione di nomi importanti del settore e l’acquisizione di società dedicate, si stanno rivelando in queste ore un affare di difficile gestione per Apple. Alan Shatter, ministro irlandese della Giustizia, si è messo in contatto con Cupertino per lamentarsi di alcune irregolarità: uno spazio verde denominato “Airfield” scambiato per un aeroporto, (probabilmente per colpa di qualche sistema di riconoscimento automatico), un problema banale ma sintomatico di quanto siano ancora poco mature le nuove mappe da iOS. Sarcastico a dir poco, invece, un Tumblr nato da poco e nel quale sono raccolti gli strafalcioni più clamorosi.

Mancanze di dati geografici a parte, quello che più delude in Mappe è l’incapacità di trovare punti d’interesse utili (anche Google Maps offre risultati approssimativi ma il più delle volte questi sono corretti e dispensati con modalità meno rigide rispetto alla soluzione di Apple); secondo alcuni, inoltre, la modalità Flyover è bella a vedersi ma meno comoda per gli automobilisti rispetto alla Street View di Google.

Apple non è ovviamente una sprovveduta e i dati cartografici utilizzati sono quelli di Tele Atlas, un nome che forse dirà poco a molti, ma è una delle più importanti società cartografiche (acquisita nel 2007 da TomTom). Apple non usa solo i dati di Tele Atlas, ma anche quelli di OpenStreet Map (un progetto collaborativo finalizzato a creare mappe a contenuto libero del mondo) e Waze (applicazione per la navigazione satellitare basata sul concetto di crowdsourcing).  I punti d’interesse sono forniti da Yelp (risorsa online su varie città che aiuta a trovare i posti migliori dove mangiare, fare acquisti, bere un drink, ecc.). Nonostante queste collaborazioni, ci vorranno mesi e probabilmente anche anni prima di ottenere un servizio mappe realmente concorrenziale con le ormai abbandonate Google Maps. Business Insider aveva calcolato che per creare una nuova applicazione Mappe per iOS realmente competitiva con le mappe di Google, Apple avrebbe dovuto impiegare almeno 7000 persone. La grande “G” ha 1100 impiegati che lavorano a tempo pieno al servizio mappe e a contratto vi sono altre 6000 persone come autisti, piloti di aerei, cartografi, persone che si occupano di correggere le mappe.

La qualità delle mappe satellitari di iOS 6 varia da paese a paese: “tastando” il web, i meno fortunati sembrano essere gli utenti di Gran Bretagna, Irlanda e Germania; alcuni si lamentano per foto aree poco nitide, altri per la presenza di foto in bianco e nero o troppo “pixellate”. Problemi di quest’ultimo tipo potranno essere risolti quando Apple acquisterà i diritti per l’accesso a nuove e più dettagliate mappe; altri dilemmi possono essere risolti invece con l’aiuto degli utenti: Apple ha previsto la possibilità di segnalare problemi nei percorsi (informazione incorretta, posizione segnaposto incorretta, località non esistente, problema di altra natura). Le segnalazioni degli utenti consentiranno di correggere alcuni problemi, arricchendo l’enorme database con i dati geografici ma saranno solo una goccia nel mare di informazioni che ancora mancano all’appello.

Per quanto concerne Google, è probabile che sia in arrivo un’app specifica per iOS: Dan Cobley, Marketing Director per la grande “G” in Gran Bretagna parlando con Bloomberg della decisione presa da Apple di rimuovere l’applicazione Google Maps da iOS 6, ha ricordato che è possibile accedere alle mappe dal sito web o “scaricando l’app”. Al momento però non esiste alcuna applicazione specifica e, salvo che non sia un lapsus, è facile presumere che un’app dedicata sia in arrivo.


[A cura di Mauro Notarianni]

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