Gli autori di PlayFair ora sfidano apertamente Apple. Nonostante le aperte minacce di prosecuzione legale, infatti, il curatore del progetto che ha lo scopo di produrre un software in grado di sproteggere e rendere liberamente copiabili le canzoni acquistate da iTunes Music Store, ha rimesso on line il software e, addirittura, lo ha riportato negli USA.
‘Chi ci ospita – ha detto ad alcuni media Anand Babu, questo il nome del portavoce dell’iniziativa – è ben al corrente della legislazione sui diritti digitali e disposto a difenderci nel caso Apple dovesse ancora una volta minacciare di chiudere il sito’
Apple in precedenza per due volte era riuscita a far chiudere il sito di PlayFair raggiugendo addirittura il provider indiano su cui gli autori si erano rifugiati.
La nuova versione di PlayFair, ora denominato ‘Hymn’, è una completa riscrittura. I siti su cui è ospitato (http://playfair.org/ e http://hymn-project.org) fanno anche sapere che ora l’applicazione, pur rimuovendo la protezione ed eliminando le restrizioni in fatto di utilizzo su un numero limitato di computer e per la masterizzazione, non cancella i metadata del file AAC nei quali sono contenuti, tra gli altri anche l’identificativo dell’utente che ha originariamente acquistato la canzone. ‘Questo prova – si legge sul sito – che abbiamo intenti onesti e non promuoviamo la pirateria, un aspetto che dovrebbe aiutarci nella nostra battaglia legale’.
Ricordiamo che anche in precedenza il gruppo di PlayFair aveva più volte sostenuto che la creazione del programma non è finalizzata ad azioni illegali ma a concedere ai legittimi acquirenti la possibilità di ascoltare come e meglio credono le canzoni comprate sullo store mettendo in atto una ‘battaglia di libertà ‘.