Risultati fiscali in linea con le previsioni per Palm, che però annuncia ancora una volta perdite e soprattutto un rosso superiore a quello dello scorso anno. I dati fiscali della società di Malpitas sono stati resi noti ieri, durante la conferenza di presentazione dei risultati del trimestre.
Da quanto si è appreso Palm ha fatto segnare un fatturato di 209 milioni di dollari con perdite per 26,5 milioni di dollari, ovvero 91 centesimi per azione, in linea con quanto previsto nei giorni scorsi. Palm però non può mostrare soddisfazione per non avere sforato le supposizioni degli analisti, visto che il dato è complessivamente peggiore di quello dello scorso anno quando il bilancio riportava un fatturato di 292,7 milioni di dollari e perdite per 14 milioni di dollari.
Palm ha fatto sapere ieri che il fatturato e i profitti sono stati segnati in maniera rilevante dalle scarse vendite del Palm Tungsten T, accolto in maniera meno favorevole del previsto e che è stato anche oggetto di una riduzione di prezzo. I dati negativi del Tungesten T sono stati solo parzialmente leniti dalle vendite superiori al previsto dei Palm Zire e Tungsten W.
Notizie positive vengono invece dalla divisione Palm Source che ha postato un fatturato di 26,3 milioni di dollari. E sempre a proposito dei Palm Source, la società che si occupa della produzione di soluzioni software e soprattutto del sistema operativo Palm OS, si è appreso ieri che la sua scorporazione definitiva è stata differita e che non avverrà durante la primavera ma entro l’estate.
Ricordiamo che Palm nel corso delle passate settimane ha preso misure molto severe per la riduzione dei costi e per cercare di tornare presto a generare profitti. Tra gli altri provvedimenti ricordiamo il taglio del 19% del personale, confermato solo pochi giorni fa.