A produrre questo rivoluzionario software che la pubblicità non esita a definire “dialogante” è Kanisa, una società americana specializzata in applicazioni per l’assistenza on line e i call centers. In Kanisa Apple ha investito 15 milioni di dollari che dovrebbero servire, appunto a realizzare un nuovo sitema di supporto per i clienti.
Al momento non è stato ancora chiarito ufficialmente su che cosa questo cambierà nell’esperienza Å”customer care” di Apple, ma pare di capire che tutte le domande e i problemi troveranno un punto di riferimento provilegiato su Internet. Da qui, attraverso pagine Internet, moduli on line e questionari l’utente Apple verrà guidato verso la soluzione più probabile ai suoi problemi oppure ad un numero di telefono cui rivolgersi per richiedere maggiori spiegazioni. Tutto questo dovrebbe accadere non con procedure e linguaggio tipici dell’informatica ma con un sistema a “linguaggio naturale”.
Basterà questo per aiutare, anche i meno esperti a trovare soluzioni utili a risolvere i guai, piccoli e grandi, che si possono avere con il Mac?
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