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Per iPod Apple ha pronte soluzioni alternative

Apple prepara strade alternative per mantenere salda la presa sul mondo della musica digitale e, in un tempo, mantenersi sulla strada del profitto intrapresa con il rilascio di iPod. Questa l’€™opinione di Steve Milunovich, analista di Merril Lynch espressa in un resoconto inviato ai suoi clienti alla fine della scorsa settimana.

In particolare secondo Milunovich Apple avrebbe già  predisposto un sistema per migrare il suo negozio da una formula a download in un servizio anche in abbonamento, simile a quello di Napster o di Yahoo. In realtà , dice ancora l’€™analista, al momento Cupertino non avrebbe una grande urgenza di optare per questa soluzione in quanto allo stato attuale il business generato da iTunes rappresenta ancora il 70% del totale del fatturato determinato dalla vendita di musica su Internet mentre i concorrenti che si rivolgono alla formula in abbonamento, tutti insieme, rappresentano solo il 15%. In secondo luogo le vendite di canzoni su Internet via iTunes non sono in calo, ma in aumento.

Al contrario di quanto danno per scontato diversi concorrenti di Apple, tra cui Microsoft per iniziativa del suo fondatore Gates, la società  di Cupertino, secondo Milunovich; non è affatto ferma in termini di alternative hardware e dei servizi, pur a fronte del successo di iPod. Sperare che il player perda terreno e finisca in posizione minoritaria, dice l’€™analista significa infatti non tenere in considerazione che in Tiger sono presenti indizi di un supporto a versioni video di iPod e alla possibilità  che Apple passi da una formula proprietaria per l’€™hardware ad un modello in licenza. In pratica una volta esaurito l’€™impeto della moda e della musica iPod potrebbe trovare nuove strade nel video mentre Jobs potrebbe decidere di concedere in licenza il marchio ad altre società  che si occuperebbero di costruirlo e implementarlo, offrendo supporto anche ad altri formati, mentre Apple si occuperebbe di raccogliere le royalties.

In ogni caso, al di là  del successo di iPod, Milunovich sottolinea che prendere a pretesto il lancio di nuovi concorrenti hardware o di nuovi servizi di musica on line per dedurne un regresso del valore delle azioni di Apple è sbagliato. ‘€œIl fattore trainante nei prossimi mesi sarà  progressivamente le vendite di hardware Mac – dice Milunovich – possiamo, in termini prudenziali, ipotizzare una crescita del 15/20% del fatturato Mac’€.

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