AVVERTENZA: i link contenuti nel seguente articolo sono suggeriti ad un pubblico adulto.
Il nutrito team di Macity che da anni archivia con estrema cura e metodicamente tutte le copie di Playboy non poteva esimersi dall’annunciare l’arrivo di iBod.
No, non abbiamo sbagliato a digitare la parola, la “storpiatura assonante” di iBot con iPod è assolutamente voluta da Playboy, che ha lanciato la nuova sezione del sito erotico, infatti iBot è asservito all’iPod.
Perché iBod? Perché è al contempo un richiamo alla parola body (corpo) e a tutte le denominazioni inventate da Apple, iPod in primis, che della “i” minuscola iniziale ha fatto la propria bandiera dei prodotti e soluzioni di grande successo.
Il genere di immagini patinate che Playboy tratta è certamente inutile spiegarlo, ebbene molti appassionati del genere saranno felici di sapere che potranno vedere le fotografie delle “conigliette” sui propri iPod photo e una buona notizia diventa ottima se aggiungiamo che il primo gruppo di 25 fotografie selezionate dagli uomini di Hugh Hefner è a disposizione gratuitamente (si tratta di softcore e ribadiamo che sono dedicate ad un pubblico adulto, in nord America la classificazione della censura è di livello “PG“).
E’ sufficiente scaricare il file zippato (2,3 MB), espanderlo e poi sincronizzare il tutto via iTunes dentro al proprio iPod photo.
Non sono precisati da Playboy i futuri piani per iBod, se ne saprà di più in gennaio, non abbiamo idea se la versione online del magazine per soli adulti vorrà in futuro continuare ad offrire gratuitamente foto formattate per iPod photo oppure attivare una sorta di contenuti extra a pagamento, che Playboy vende attraverso CyberClub.
Certo è che il porno (o in questo caso il soft porno) è stato in varie occasioni il traino maggiore di intere categorie merceologiche, si ricordi la diffusione capillare dei videoregistratori VHS, poi naturalmente utilizzati anche per altre “visioni” più familiari.
iPod non ha sicuramente necesstià di un “traino” di questo tipo ma chissà che un giorno non debba ringraziare anche Playboy per aver allargato ulteriormente il suo mercato.