Il richiamo delle batterie di Sony sta causando problemi seri a tutto il comparto con aumenti di prezzo e scarsità di componenti. A rivelare le difficoltà sono tre società coreane, Gentle Wayeer Electric Co., ETI Pack Co. e Nexcell Battery Co., che costruiscono batterie finite usando anche le celle costruite dalla casa giapponese.
Il richiamo, seguito dalla necessità da parte di vari produttori di sostituire le vecchie batterie con altre che si basano su diversi fornitori, sta obbligando i concorrenti di Sony ad un surplus di produzione cui non sono in grado di fare fronte. Sanyo e Samsung, ad esempio, ora consegnano gli ordini non più ad un mese ma a tre mesi. Sono in particolare gli ordini di grandi dimensioni, quelli utili a costruire batterie per i laptop, a presentare le difficoltà più serie, ma nei guai rischiano di trovarsi anche chi produce diversi altri tipi di dispositivi portatili, Pda, player Mp3 e persino cellulari. Sony, con 27 milioni di celle per batterie, é il secondo produttore mondiale, dietro a Sanyo (42 milioni) e davanti a Samsung (26 milioni)
Il risultato dei problemi di produzione e delle preoccupazioni dei costruttori di batterie che ora preferiscopno evitare di inoltrare ordini a Sony, é un aumento dei costi delle batterie. Dall’estate il prezzo di una cella é cresciuto del 15% e durante il quarto fiscale in corso, quello che tradizionalmente prevede una grande quantità di vendite nel campo dell’elettronica di consumo, potrebbe portare un ulteriore incremento del prezzo del 10%. I problemi, secondo alcuni osservatori, potrebbero durare fino alla primavera.