Arriveranno questa settimana i primi computer con chipset Centrino. Dovrebbe quindi concretizzarsi la promessa del salto generazionale avanzata da Intel che punta proprio su questo nuovo prodotto per “muovere” in maniera decisa il mercato dei portatili.
Il chipset Centrino integra un processore di nuova generazione, architetturalmente differente da quelli utilizzati nei desktop, modello Pentium-M e una serie di servizi aggiuntivi, tra cui il supporto WiFi integrato e che elimina, quindi, la necessità di costose schede aggiuntive.
Il punto di forza del chipset Centrino è, soprattutto, nei consumi. Un particolare sistema di gestione “intelligente” dell’alimentazione consente l’utilizzo del processore per comparti; in aggiunta a questo determinati task vengono compiuti in maniera da non caricare eccessivamente il chip. L’obbiettivo di Intel è di portare a 4 ore la durata delle batterie di un portatile con dotazioni medie.
I processori Pentium-M però hanno uno svantaggio. Pur essendo efficienti dal punto di vista energetico e paragonabili in fatto di prestazioni ai Pentium 4-M hanno una velocità nominale minore. Il più veloce dei nuovi chip non supererà , infatti, gli 1.6 GHz contro i 2.4 del Pentium 4-M. Questo presenterà delle difficoltà nel marketing per Intel che da sempre punta proprio su Megahertz come fattore di valutazione nelle prestazioni dei processori.
Il primo computer con chipset Centrino dovrebbe essere presentato mercoledì a New York. Si tratterà di un Dell il cui prezzo d’ingresso sarà di 1500$.