La Ram è ai minimi storici in fatto di prezzo. La punta minima mai raggiunta nel mercato spot (quello usato per tenere traccia dell’andamento dei prezzi) è stato fatto segnare nel corso della tarda serata di venerdì, quando un chip da 256 MB di DDR a 400 MHz era fissato a 2,03 dollari, la metà di quando non costasse ad inizio anno.
Questo periodo dell’anno si presenta come particolarmente sfavorevole per i produttori di chip, in quando i produttori di computer hanno i magazzini pieni di componenti che hanno acquistato in vista del periodo di Natale. In aggiunta a questo esiste anche un problema strutturale; al momento la produzione di RAM è superiore alla domanda, di qui la necessità di abbassare i costi per convincere il mercato ad assorbire l’eccesso di produzione.
La situazione è preoccupante per i produttori perchè secondo quanto stimato da alcune società di analisi di mercato il prezzo di vendita non è ora molto distante da quello di produzione. Un chip da 256 MB ha un costo per il produttore tra 1,30 e 1,90 dollari, a seconda della modernità degli impianti.